Con un sorprendente voto bipartisan il Senato ha bloccato la vendita di armi Usa all’Arabia Saudita, mettendo un brusco alt al tentativo di Trump di eludere il Congresso e consentire le esportazioni miliardarie, dichiarando un’emergenza nazionale causata dalla crisi con l’Iran.

I repubblicani si sono uniti ai democratici nella frustrazione causata dal coriaceo sostegno della Casa bianca ai sauditi, nonostante le pressioni del Congresso per punire il principe ereditario Mohammed bin Salman dopo l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.

«Nonostante capisca che l’Arabia saudita è un alleato strategico, il comportamento di MbS non può essere ignorato – ha detto il senatore Lindsey Graham, repubblicano, alleato di ferro di Trump ma che ha votato per bloccare la vendita di armi – Ora non è il momento di fare affari come al solito con l’Arabia saudita».

È la seconda volta che i repubblicani si oppongono alla politica estera del tycoon: la prima questa primavera, usando il War Powers Act del 1973, riguardava la sospensione degli aiuti militari ai sauditi per la guerra in Yemen, decisione a cui Trump ha posto il veto, cosa che probabilmente farà anche in questa occasione.