Secondo quanto scritto dal Wall Street Journal, «i satelliti militari statunitensi sono stati in grado di registrare i movimenti delle truppe russe verso la Crimea nel mese scorso. Ma gli analisti di intelligence sono stati sorpresi perché non sono riusciti a intercettare le comunicazioni più rilevanti tra i politici e i comandanti militari, riguardo le operazioni più importanti». Certo in epoca di spionaggio globale una bella debacle, specie proprio nel momento storico in cui la Nsa ha dimostrato di sapersi infilare negli anfratti più privati dei cittadini americani e non solo, in tutto il mondo. Secondo i reporter del Wall Street Journal, pur senza citarlo, la causa potrebbe essere la presenza di Snowden in Russia. L’ex agente Cia potrebbe aver rivelato ai russi come ovviare alle tecniche di controllo della Nsa?

No, secondo i militari ucraini: un articolo del Kiev Post di ieri costituisce una sorta di risposta, tra le righe, alle assunzione del quotidiano finanziario. I russi, dicono i militari ucraini, sarebbero stati semplicemente molto diligenti nel rispettare le proprie operazioni di sicurezza. C’è chi invece sostiene che la pianificazione dell’intervento russo in Crimea sarebbe stato – in realtà – organizzato con talmente tanto anticipo e attenzione, da non rendere necessarie comunicazioni radio nei giorni degli spostamenti delle truppe.

Tutto questo balletto arriva nel giorno in cui negli Stati uniti si discute della riforma della Nsa. Procedure di modifica che non costituiscono una rivoluzione, come già anticipato da Obama. Pochi i consigli – affidati ad un team di esperti – seguiti dal Presidente.Secondo quanto riportato ieri dal New York Times, la riforma prevede – come summa delle modifiche ad abitudini passate – che l’agenzia non conservi più i dati telefonici (che ora sono nelle mani della Nsa per cinque anni): resteranno invece nelle mani delle compagnie telefoniche e potranno essere ottenuti su ordine della Foreign Intelligence Surveillance Court.

I dati eventualmente ottenuti dovranno essere legati a un numero telefonico che il giudice ritiene sia legato al terrorismo. La proposta dell’amministrazione include anche una clausola che chiarisce se la Sezione 215 del Patrioct Act può in futuro essere legittimamente interpretata per consentire o meno la raccolta di una grossa molte di dati telefonici.