Secondo un’inchiesta di Variety la società di distribuzione Wild Bunch sarebbe in una situazione di grave dissesto finanziario, e in cerca di un compratore che ne ripiani i debiti: secondo la rivista americana quasi 75 milioni di euro alla fine di giugno scorso. Un numero imprecisato di fonti anonime del business cinematografico europeo citate da Variety avrebbero infatti confermato che Wild Bunch è stata messa sul mercato dalla banca parigina Lazard, ufficialmente assoldata dalla società di distribuzione per trovare capitale azionario.

Fondata in Francia 18 anni fa, e fusa nel 2015 con la tedesca Senator, Wild Bunch ha sussidiarie in tutta Europa, tra cui l’italiana BIM.

Il rapporto finanziario della società per il primo semestre del 2017 evidenziava guadagni più o meno identici all’anno scorso (56 milioni, solo tre in meno del 2016) ma nello stesso arco di tempo i costi finanziari della compagnia sono raddoppiati, mentre in sala non sono andate come sperato neanche le commedie francesi «mainstream» distribuite quest’anno da Wb: «Nessuno degli otto film distribuiti in Francia nella prima metà del 2017 ha anche solo ripagato le spese», ha detto a Variety una fonte vicina alla compagnia.

E pare che neanche il neonato ramo televisivo se la passi troppo bene: una fonte italiana ha detto alla rivista che Wb non è riuscita ad aggiudicarsi i diritti per la distribuzione internazionale della serie tratta dal Nome della rosa perché non forniva abbastanza garanzie finanziarie alla casa di produzione Palomar.

Wild Bunch, che ha declinato la richiesta di commento di Variety, ha risposto su Le Monde tramite il direttore Vincent Maraval, che ha definito l’articolo della rivista Usa «una crociata contro la nostra società».

«Nei diciotto anni dalla nostra nascita – ha aggiunto – siamo alla costante ricerca di fondi : non vedo in che cosa questo costituirebbe una novità».