Wendy Cooling, scrittrice inglese e grande promotrice della lettura dedicata all’infanzia in tutto il mondo è morta all’età di 78 anni il 21 giugno scorso, ma la famiglia ne ha dato notizia solo ora. Insegnante, «dilettante narratrice» – come amava autodefinirsi – che ha inventato storie soprattutto per i piccolissimi (in Italia i suoi albi sono usciti per Mondadori), Cooling è stata anche la fondatrice di Bookstart, il programma dell’ente benefico BookTrust, che porta i libri direttamente nelle case di neonati e bambini: «Se riesci a leggere, puoi fare qualsiasi cosa», è stata la convinzione che ha guidato l’autrice nell’avventura «pilota» iniziata nel 1992, quando insieme agli accademici Maggie Moore e Barrie Wade, alla biblioteca locale e ai servizi sociali, consegnò libri in donazione a trecento famiglie nel centro di Birmingham. «Visitando le scuole – raccontava – mi era capitato di incontrare bambini che avevano appena iniziato la scuola e che non avevano mai tenuto un libro in mano in vita loro. Gli insegnanti non mostravano alcuna sorpresa e questa fu una cosa che mi scioccò. Cominciai così a fare molte ricerche, con l’ambizione di offrire libri a chi non li aveva: un’assenza che non riguardava soltanto le famiglie più bisognose ma anche quelle ricche, con i genitori indaffarati, che delegavano alla scuola tutto, non preoccupandosi della lettura dei propri figli. Ragionai un po’ come in tempo di guerra: se non c’erano le arance, bisognava dare la vitamina C!».

Nata nel Norfolk nel 1941, figlia di un fornaio, Wendy Cooling imparò a leggere appollaiata sulle ginocchia del padre mentre la sera leggeva il giornale. E continuò nella biblioteca locale, quando vi veniva spedita per punizione in quanto troppo chiacchierona in classe.
Come docente, si formò a Colchester, nell’Essex: insegnò inglese per vent’anni nelle scuole secondarie del centro di Londra: la lettura ad alta voce per i bambini era la sua priorità. La sua vita è stata costellata di viaggi (che spesso fornivano materiale per i racconti) e di incontri con il mondo dell’infanzia, che vedevano sempre lei come paladina entusiasta delle storie da trasmettere, cui prestava la sua interpretazione. Oltre ai libri che ha scritto lei stessa, ha curato numerose antologie.