Più lenta del previsto la discussione della manovra in Commissione Bilancio della Camera, e l’approdo in Aula è slittato da questo pomeriggio a domani. Superati due scogli piuttosto ingombranti – la previsione di arresto per chi violi i cantieri della Tap e la possibilità di vendere immobili dello Stato a paesi esteri, entrambi bocciati – ieri è stata protagonista la web tax, con alcune variazioni rispetto alla formulazione uscita dal Senato.

IN SERATA NON ERA invece ancora stato sciolto il nodo dei contratti a termine: un emendamento del Pd prevede il taglio della durata massima da 36 a 24 mesi, ma il provvedimento crea divisioni nella stessa maggioranza. E oltretutto non è certo risolutivo del problema della precarietà legata a questo tipo di rapporti: si eludono infatti sia il problema del numero di ripetizioni concesse sia quello della acausalità, entrambi frutti avvelenati del Jobs Act/ decreto Poletti.

Tornando alla web tax, la nuova versione, presentata dal relatore alla manovra e presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), prevede un taglio dal 6% al 3%, ma con un gettito più alto rispetto a quello previsto dalla formula passata al Senato: a partire dal 2019, anno di entrata in vigore, si prevede un introito di 190 milioni per le casse dello Stato, 76 milioni in più rispetto a quelli preventivati nella versione di Palazzo Madama.

LA BASE IMPONIBILE, si legge nella relazione tecnica, è stata valutata in 6,34 miliardi di euro, tre volte la sola base imponibile (oltre 2 miliardi) della pubblicità on line, in trend di crescita medio dell’8%. Alla pubblicità vanno infatti aggiunti gli altri servizi, che andranno individuati con un decreto del ministero dell’Economia entro aprile, compresi data analytics, cloud computing e sistemi di integrazione Ict.

Salta poi il meccanismo del credito d’imposta, visto che il nuovo tributo sulle transazioni digitali sarà prelevato con l’applicazione di una ritenuta, mentre si prevede una misura «salva» Pmi e start up, perché l’obbligo di versamento delle imposte scatta quando in un anno solare sono state effettuate almeno 3 mila transazioni digitali.

DEL PACCHETTO DI emendamenti Boccia fa parte anche la parificazione della tassazione dei proventi della fintech alle altre operazioni finanziarie: anche gli interessi sui prestiti erogati tramite piattaforme on line peer to peer (cioè tra privati) saranno assoggettati all’aliquota al 26% come gli altri redditi da capitale, anziché scontare l’aliquota marginale.

VIENE RIFORMATO ANCHE il servizio postale, inserendo criteri di competizione con operatori privati come Amazon: dal gennaio 2019 Poste potrà «raccogliere la sfida dell’e-commerce», spiega la relazione che accompagna l’emendamento Boccia. Si propone di elevare «il limite per gli invii postali da 2 a 5 chili», adeguando «i livelli del servizio universale per consentire a tutti i cittadini residenti sul territorio, anche in aree disagiate, di accedere ai servizi offerti sulla rete in tempi certi e senza discriminazioni dovute al luogo di residenza».

Tra gli emendamenti approvati, anche quello che prevede per le ricercatrici a tempo determinato, a partire dal 2018, l’istituto della sospensione della durata massima dei contratti a termine durante l’astensione obbligatoria di maternità: si proroga cioè il termine di scadenza del contratto per un periodo pari a quello dell’astensione obbligatoria.

Ok poi alla proroga per il 2018 della cassa integrazione straordinaria per il lavoratori dell’Ilva. La Commissione Bilancio ha dato il via libera a un emendamento del governo che prevede un finanziamento di 24 milioni di euro. Nel testo di modifica alla manovra si dispone anche lo stanziamento di altri 400 mila euro per gli interventi straordinari di bonifica delle aree dismesse di Genova Cornigliano.

VIA LIBERA ANCHE ALLA proposta del governo che destina 50 milioni di euro per il completamento del programma di costruzione di scuole innovative – dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica – estendendolo alle aree interne del Paese. I fondi arrivano dall’Inail, nell’ambito delle risorse destinate ai suoi investimenti immobiliari.

Confermato anche il bonus bebé, ma con un aumento delle detrazioni fiscali a favore dei nuclei familiari: si passa da 2 mila a 4 mila euro.

CAMBIA INFINE LA stretta sulla vendita on line delle sigarette elettroniche, che era stata introdotta al Senato: un emendamento, riformulato, prevede la possibilità di acquistare sul web i «dispositivi meccanici ed elettronici» – gli «svapatori» – mentre rimane lo stop per l’acquisto dei liquidi delle e-cig.