La Camera ha approvato senza grossi problemi un provvedimento che allenta ancor più le restrizioni sul trasporto di armi da fuoco, senza neanche l’obbligo di dichiararle, praticamente ovunque negli Usa.

Questa legge è una priorità della National Rifle Association (Nra), la lobby delle armi americana, grande sostenitrice di Trump, amore per altro ricambiato. Il disegno di legge deve ora affrontare una salita più ripida in Senato, dove il passaggio avrà bisogno quasi certamente di 60 voti per superare l’ostruzionismo dei democratici.

Per conquistare i democratici, i repubblicani della Camera hanno accoppiato la misura con una modesta soluzione bipartisan, intesa a incentivare un maggiore controllo dei registri di salute legale e mentale, incrociandoli con il sistema federale di controllo dei precedenti.

Nonostante ciò, il controllo dei precedenti non sembra essere sufficiente a conquistare i voti della maggior parte dei democratici, né a persuadere i funzionari delle forze dell’ordine di alcune delle più grandi città Usa, inclusa New York, che temono che i residenti degli Stati con leggi severe riguardo alla detenzione di armi, vadano ad acquistarle in Stati con legislazioni ben più permissive.

I governatori degli Stati che chiedono piùrestrizioni sulle armi hanno già dichiarato battaglia per far prevalere le leggi e le autorità locali rispetto a quelle federali nel caso la legge passi anche al Senato.