La disciplina speciale sugli appalti che semplifica le procedure allungata a tutto il 2021. Lo prevede un emendamento bipartisan votato all’unanimità in commissione Affari Costituzionali e Lavori pubblici del Senato frutto di un accordo fra la maggioranza e le forze di opposizione che proponevano di prolungare la validità addirittura al 2023. Quindi fino a tutto il prossimo anno il tetto per gli affidamenti diretti sarà pari a 150 mila euro. Per lavori di importo superiore prevista la consultazione di un numero di operatori che sale a seconda della somma in ballo.
Ora i lavori procedono ad oltranza per arrivare ufficialmente in aula martedì primo settembre. E completare, poi, tutto l’iter restante entro il 14 del mese, quando il decreto scadrà.
I sindacati hanno chiesto l’approvazione degli emendamenti di contrasto al lavoro nero ed evasione contributiva – equiparare le scadenze del Durc anche nel settore privato e di prevedere che il Durc contenga anche la verifica di congruità della manodopera.
Mentre i sindacati dei chimici Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno chiesto un incontro a Patuanelli «perché alcuni emendamenti possono portare alla chiusura dei siti di produzione industriale di gas e la perdita immediata di migliaia di posti di lavoro».