Per sapere (quasi) tutto basta aspettare domani quando il delegato generale Thierry Frémaux insieme al presidente Pierre Lescure sveleranno durante la conferenza stampa a Parigi il programma del Festival di Cannes 2019 (14-25 maggio). Da giorni però si rincorrono le ipotesi, i nomi, i titoli di chi potrebbe essere sulla Croisette e chi invece no tra conferme (possibili) e smentite (altrettanto possibili). Una di queste ultime secondo «Variety», informatissimo insider dell’industria americana, potrebbe trovarsi il nuovo e molto atteso film di Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie – il film sarebbe infatti ancora in post-produzione, in Italia l’uscita è prevista per il prossimo 19 settembre.

Sembra che Tarantino farà di tutto per esserci – addirittura «Variety» ipotizza una data di proiezione, il 21 maggio – anche perché è stato proprio il Festival di Cannes a imporlo internazionalmente, col trionfo di Pulp fiction di cui si festeggia quest’anno il venticinquennale. L’alternativa a Tarantino (sempre Sony) potrebbe essere Little Women la nuova regia di Greta Gerwig ispirata al classico di Alcott.

Nelle «certezze» potremmo trovare Matthias & Maxime di Xavier Dolan, il nuovo film della Palma d’oro Ken Loach Sorry We Missed You. E poi Malick – anche lui un regista spesso presente sulla Croisette – con A Hidden Life, ambientato durante il secondo conflitto mondiale; il regista coreano Bong con Parasite; Jean-Pierre e Luc Dardenne con Ahmed, indagine nel fondamentalismo religioso in Europa; Kleber Mendonça Filho con Nighthawk.

PER L’ITALIA le voci danno in concorso il nuovo film di Marco Bellocchio, Il traditore. Protagonista Pierfrancesco Favino, è un racconto della vita di Tommaso Buscetta, boss di Cosa nostra, collaboratore di giustizia nelle inchieste di Giovanni Falcone, testimone contro Andreotti nell’omicidio del giornalista Mino Pecorella, morto di cancro nel 2000. Nei film italiani che si aspettano c’è però anche Martin Eden di Pietro Marcello, rilettura del romanzo di Jack London con Luca Marinelli. Per Cannes potrebbe essere una occasione con cui unire diverse generazioni del nostro cinema attraverso quei talenti che continuano a inventarne con vitalità le forme.

Sul versante francese si parla del nuovo film di Abdellatif Kechiche, Mektoub, My Love: Canto Due, sequel del Mektoub visto a Venezia, vacanze al mare e formazione di un giovane (lo stesso regista) nel movimento delle onde e delle natiche.
Molto probabile – sempre secondo le voci – anche la presenza Celine Sciamma con Portrait of a Lady on Fire; Arnaud Desplechin con Oh Mercy, crime-story interpretata da Lea Seydoux. Alice Winocour con Proxima, star Eva Green nel ruolo di una astronauta, Olivier Nakache e Eric Toledano con The Specials. Per la coppia di registi questa storia di due assistenti sociali (Reda Kateb e Vincent Cassel) che lavorano coi bambini autistici sarebbe l’esordio al Festival.

ALTRI NOMI, Pablo Larrain (Ema), Elia Suleiman (It Must Be Heaven), Kantemir Balagov (Beanpole), la regista austriaca Jessica Hausner con Little Joe, science-fiction in inglese, Anthony Chen con Wet Season.
Si vedrà. Di sicuro per ora c’è l’apertura con Jim Jarmusch e il suo The Dead don’t Die.
Intanto la sezione indipendente Acid ha svelato il suo Acid Trip#3: l’Argentina e il suo cinema con tre film, Las Vegas di Juan Villegas; Brief Story from a Green Planet di Santiago Loza;Sangre Blanca di Barbara Sarasola-Day.