A dieci giorni dal secondo turno delle presidenziali, le forze democratiche e progressiste del Cile hanno già un motivo per festeggiare: dopo il via libera del Senato, la Camera dei deputati ha approvato martedì, con 82 voti favorevoli, 20 contrari e 2 astensioni, la legge sul matrimonio egualitario.

Il provvedimento, che concede alle coppie dello stesso sesso stessi diritti e doveri di quelle etero, dovrà essere ora promulgato dal presidente Piñera che, già schierato a favore della legge, ne aveva sottolineato a giugno il carattere d’urgenza. Un «cambiamento impensabile fino a 20 anni fa», ha dichiarato il senatore socialista Álvaro Elizalde.

E grande è stata la soddisfazione del movimento Lgbtqi+: «Il Cile ha compiuto un passo storico e decisivo per il riconoscimento dei diritti civili delle coppie e delle famiglie omosessuali, discriminate fin dalle origini del nostro paese».