Il regista Vitaly Mansky è stato aggredito l’altro ieri a Mosca, durante la prima serata del festival di documentari dal lui diretto, l’Artdoc fest. Come riportato dal sito d’informazione russo Afisha Daily, mezz’ora prima della proiezione del film d’apertura Life of Ivanna di Renato Borrayo Serrano presso il cinema Oktyabr, è stata annunciata un’evacuazione generale a causa di un falso allarme bomba. Spettatori e organizzatori hanno lasciato l’edificio, in quel momento un uomo si è avvicinato a Mansky provocandolo – «perché non organizzi questa festa in Donbass» avrebbe urlato –  gettando su di lui della vernice rossa. Sulla propria pagina Facebook il festival ha rilasciato una dichiarazione nella quale spiega la sospensione della manifestazione: «Nella preparazione dell’Artdocfest siamo stati costantemente sottoposti a varie forme di censura legate alla situazione politica. Quasi tutti i film relativi all’attualità sono stati rimossi dal programma. Così, la distruzione del festival è avvenuta prima della sua apertura, ma il 31 marzo la proiezione è stata comunque interrotta. Quello che è successo ci convince che le condizioni adottate per preservare l’Artdocfest in Russia erano inutili. Un evento culturale basato sulla fedeltà alla realtà non può e non deve esistere nelle circostanze di una celebrazione della falsa mitologia e del divieto della verità. Torneremo quando ci sarà una Russia libera e democratica, ciò in cui crediamo».