In occasione dei trent’anni di vita, la Sala Assoli lo spazio più piccolo dello storico Teatro Nuovo di Napoli riaperto negli anni ’80 da Angelo Montella e Igina Di Napoli che ne hanno fatto un avamposto della ricerca e della sperimentazione teatrale nel cuore dei Quartieri Spagnoli, da alcuni anni diventata spazio teatrale autonomo, ha allestito un programma di cinema e teatro che si snoda dal 27 settembre al 24 gennaio intitolato Teatri, teatro e Quartieri Spagnoli – Visioni,Conversazioni, Azioni. E una volta tanto l’autoreferenzialità napoletana (il cinema di autori napoletani e non solo che parla di Napoli e in particolare dei Quartieri Spagnoli) ha una sua ragion d’essere perché la circolarità speculare tra la realtà e lo schermo è resa più intrigante dalla coincidenza tra il luogo di programmazione e quello rappresentato dai film. Gli otto film programmati tra documentari e fiction raccontano/descrivono dalle angolazioni più diverse uno dei quartieri di Napoli più difficili, degradati e ad alto tasso di criminalità ma soprattutto alludono in qualche modo a quella «zona franca» dell’immaginario per la quale resiste quella stratificazione ispano-borbonica dei Quartieri non ancora del tutto schiacciata dal peso della piovra criminale dei clan. Con Teatro di guerra Mario Martone attraverso un gruppo di attori che mette in scena I sette contro Tebe di Eschilo allude a un asse tra la Jugoslavia «teatro di guerra» e Napoli teatro di guerra con la sua gente, la violenza, le difese tremende messe in campo. L’intervallo di Leonardo Di Costanzo racconta con rara essenziale incisività documentaristica il rapporto che nasce tra due ragazzi figli di camorristi, lei prigioniera in un ospedale abbandonato di Napoli e lui obbligato a farle da carceriere per un giorno. Scene napoletane di Angelo Curti è uno sguardo d’insieme sul teatro a Napoli negli ultimi 35 anni con un percorso appassionato nel teatro degli anni «eroici» del «dopo Eduardo», scandito dai racconti di attori e autori amati che hanno fatto la storia del teatro napoletano. Pippo Delbono, con Guerra ispirato all’omonima pièce teatrale, documenta la tournée della sua compagnia a gennaio 2003 in Palestina e Israele. Radici di Carlo Luglio è un viaggio musicale con Enzo Gragnaniello nella memoria di una Napoli di «sotto», dei suoi luoghi magici, mitologici e storici ma, anche un percorso nella città di «sopra», attraverso i suoi monumenti e i suoi quartieri più vivi. In Il segreto di Cyop & Kaf un gruppo di bambini dei Quartieri Spagnoli sono seguiti da una videocamera in una lunga serie di peregrinazioni rionali alla ricerca di alberi di Natale dismessi. Gaetano Di Vaio, produttore e fondatore di Figli del Bronx, con Largo Baracche svela la Napoli martoriata dalla violenza e dal pregiudizio con gli occhi e le parole dei giovani sospesi fra microcriminalità e il diritto negato ad una vita normale. Il video La Tarantina, nell’ambito del più ampio progetto ‘E Femmenielle, dell’autore teatrale Fortunato Calvino, è un omaggio in particolar modo alla Tarantina dei quartieri spagnoli (78 anni), che parla della sua vita, del suo arrivo a Napoli subito dopo la guerra, delle difficoltà, della repressione e delle violenze che ha dovuto subire nel corso della sua vita sicuramente «avventurosa».