Capita (capita?) che un sindaco, quello di Agliana (Pistoia), decida di non concedere l’occupazione di suolo pubblico per la raccolta delle firme per i referendum riforma costituzionale-Italicum, con l’incredibile motivazione che si tratta di una «iniziativa politica di parte tendenzialmente divisiva». È un grave episodio di boicottaggio «frutto del pesante clima di intolleranza politica che si è creato intorno ai referendum istituzionali», denuncia il Comitato per il No.

Boicottaggio che avviene, per di più, mentre la raccolta delle firme è diventato un percorso ad ostacoli visto che il governo non ha voluto aderire alla richiesta di un decreto legge per semplificare alcune procedure, dando per esempio la possibilità di utilizzare la posta elettronica certificata sia per l’invio e il ritiro dei moduli che per la richiesta e ritiro dei certificati elettorali; o di permettere ai comitati stessi di indicare le persone delegate all’autenticazione delle firme sotto la propria responsabilità.

«Il divieto del sindaco di Agliana è un intollerabile oltraggio ai diritti politici dei cittadini italiani». E per questo «la vicenda è già stata sottoposta al Prefetto di Pistoia; i Comitati si riservano di agire nelle sedi giudiziarie opportune per reprimere gli abusi e impedire la ripetizione di comportamenti volti ad ostacolare l’iniziativa dei cittadini».

Così come è un oltraggio al diritto dei cittadini di essere informati il continuo oscuramento delle ragioni del No sui mass media, dove prosegue l’occupazione di tutti gli spazi da parte di Matteo Renzi, nella duplice veste di capo del governo e segretario del Pd.

Anche per contrastare questa conventio ad excludendum e per sostenere la capillare iniziativa in corso in tutto il paese per raccogliere le firme e far conoscere le ragioni del No, Alessandro Pace, presidente del Comitato per il No, e l’avvocato Andrea Aurelio Di Todaro hanno predisposto un elenco chiaro e semplice di 20 domande e altrettante risposte volte a convincere elettori ed elettrici a respingere le deformazioni della nostra Carta e, quindi, a votare No in ottobre.

Le 20 domande/risposte sono pubblicate in un volumetto, edito da Ediesse, che è disponibile da mercoledì 22 giugno e può essere richiesto via telefono (0644870283 – 0644870325), via fax (0644870335) o via email (ediesse@cgil.it).

Iniziative e banchetti:

Mestre: lunedì 27, ore 18, incontro con Massimo Villone, Maria Cristina Paoletti e Silvia Manderino (Centro culturale Santa Maria delle Grazie, via Poerio 32).

Mondovì: domani, ore 16, incontro pubblico con Caputo – Sala conferenze Luigi Scimè (Corso Statuto 11/D).

Genova: domani, ore 17, dibattito con Paolo Luppi, Adriano Sansa, Nicolò Fuccaro, Luca Traversa – Piazza Don Gallo. Besana Brianza: domenica, ore 11, incontro con Carlo Smuraglia (festa prov. Anpi) – centro sportivo (V. De Gasperi).

Mantova: lunedì 27, ore 21, incontro con Gianfranco Pasquino e Alessandro Monicelli – Sala degli Stemmi, Palazzo Soardi. Cremona: giovedì 30, ore 21, dibattito con Felice Besostri – Sala Emilio Zanoni (v. del Vecchio Passeggio).

Medicina (Bo): lunedì 27, ore 21, incontro con Nadia Urbinati – Sala Auditorium (V. Pillio 1).

Roma: domani, ore 14,30, dibattito con Sergio Cesaratto, Alfredo d’Attorre, Alfonso Gianni, Antonio Maria Rinaldi, Stefano Sylos Labini – Città dell’altra Economia (Largo Dino Frisullo).

Genzano (Rm): domani, ore 17, dibattito con Giuliano Calisti, Fabrizio De Sanctis, Alfonso Gianni, Ugo Mancini, Adriano Carrieri – Sala ex enoteca comunale (piazza della Repubblica).

Potenza: domani, ore 17,30, dibattito con Domenico Fruncillo e Felice Besostri – Sala A, Palazzo consiglio regionale (V. V. Verrastro 6).

Taranto: giovedì 30, ore 20, incontro con Luciano Canfora – Sala di rappresentanza della Provincia (V. Anfiteatro 4).

L’elenco completo su www.iovotono.it e www.referendumitalicum.it