Il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, ha firmato un ordine esecutivo per ordinare alle forze dell’ordine dello Stato di fermare qualsiasi veicolo se vi è un «ragionevole sospetto» che venga usato per trasportare migranti rilasciati dalla custodia della dogana e della protezione delle frontiere statunitensi.

Abbott parla di misura di salute pubblica e afferma che l’aumento dei casi di Covid in Texas è collegato al «drammatico aumento dei valichi di frontiera illegali».

Queste preoccupazioni di tipo sanitario sembrano fermarsi ai passaggi alla frontiera: Abbott ha bocciato altre misure riguardanti la pandemia, come la reintroduzione dell’uso di mascherine all’interno, la richiesta di un certificato di vaccinazione per accedere a determinate posizioni e i tamponi per gli immigrati rilasciati dalla custodia.

DI CERTO È VERO che il Texas ha visto uno fra gli aumenti di casi di Covid più alti del Paese, ma il ruolo che hanno avuto i valichi di frontiera è incerto nella migliore delle ipotesi, mentre i funzionari della sanità pubblica texana collegano l’aumento dei casi al basso tasso di vaccinazione dello Stato.

CIÒ CHE È SICURO è l’opposizione di Abbott alle politiche sull’immigrazione di Biden, inclusa la volontà dell’amministrazione di liberare e far entrare negli Usa gli immigrati fermati dai funzionari federali dell’immigrazione per aver passato la frontiera a piedi.

Una stazione degli autobus a McAllen è diventata uno snodo critico della tensione tra i repubblicani del Texas e l’amministrazione Biden; una volta che gli immigrati sorpresi ad attraversare illegalmente il confine vengono processati dalle autorità federali, i funzionari della dogana e della protezione delle frontiere li lasciano in quella stazione, dove altri enti privati convenzionati con il governo federale ne organizzano il trasporto.

L’ordine di Abbott però solleva le autorità federali, statali o locali dal divieto di trasportare i migranti in questione. Il risultato è bloccare un intero gruppo di immigrati privi di documenti alle stazioni degli autobus.

Il procuratore generale Merrick Garland ha minacciato un’azione contro l’ordine esecutivo di Abbott, affermando che l’ordine viola la legge federale «sotto numerosi aspetti»: il Texas non ha l’autorità per interferire con l’applicazione dell’immigrazione statunitense.

«L’ordine metterebbe a rischio la salute e la sicurezza dei non cittadini in custodia del governo federale, del personale delle forze dell’ordine federali, delle loro famiglie e delle nostre comunità. Tra gli altri danni, l’ordine aggraverebbe e prolungherebbe il sovraffollamento nelle strutture e nei rifugi e ostacolerebbe gli accordi del governo federale con partner statali, locali e non governativi per garantire che le persone rilasciate vengano sottoposte ai tamponi per affrontare i problemi di salute pubblica».

NONOSTANTE ABBOTT la pensi diversamente, per i gruppi di difesa degli immigrati le restrizioni federali messe in atto all’inizio della pandemia da Trump, e mai revocate dall’amministrazione Biden, sono fin troppo dure. Hanno iniziato a biasimare Biden per avere condannato le politiche restrittive del suo predecessore pur mantenendole, citando a sua volta problemi di salute pubblica e avvertendo i migranti di non recarsi al confine meridionale degli Stati uniti. Le organizzazioni per i migranti che erano intervenute per aiutare l’amministrazione la stanno abbandonando.