Un agente estrae la pistola d’ordinanza, spara un colpo verso la folla e altri in aria per poi allontanarsi di corsa con in mano l’arma ben in vista e un manifestante che cade a terra tra le urla dei suoi compagni. Questo il contenuto del video shock che testimonierebbe l’uso di armi da fuoco da parte della polizia contro i manifestanti anti-Erdogan il primo giugno ad Ankara. Il filmato è stato trasmesso dall’emittente turca Kanal D e condiviso in queste ore da migliaia di persone sui social network.

Il manifestante ferito è ora in fin di vita all’ospedale Numune della capitale turca, ha 27 anni e si chiama Ethem Sarisülük. Il pubblico ministero, che sta indagando sull’accaduto ha raccolto testimonianze che confermerebbero che il ragazzo è stato ferito da un colpo di arma da fuoco. Il pm ha chiesto alla questura di Ankara di fornirgli il nome dell’agente sospettato del gesto, senza ottenere per ora alcuna risposta dalle autorità.

L’operato della polizia è sotto accusa, anche il vice-premier Arinç lo scorso 5 giungo aveva dichiarato che era in corso un’indagine sulle violenze ingiustificate, ma ieri ad Ankara il premier Erdogan davanti hai suoi sostenitori ha difeso con forza l’operato delle forze dell’ordine: «Attaccano i miei poliziotti e li insultano, ma la mia polizia sta difendendo la nostra nazione, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Dovremmo lasciare le piazze agli anarchici e ai terroristi?» ha dichiarato il premier. Per l’avvocato di Sarisülük, Kazim Bayraktar, la questura sta cercando di impedire ai giudici di identificare l’agente che ha sparato al ragazzo: «È evidente che un poliziotto ha aperto il fuoco durante gli scontri, ci sono testimoni e un video che lo confermano – ha spiegato in un intervista pubblicata ieri dall’agenzia turca Bianet – nonostante una richiesta scritta la questura, tuttavia, non consegna l’agente al pubblico ministero. Temiamo che questo fatto apra la strada all’utilizzo indiscriminato di armi da fuoco da parte della polizia, se questo agente non viene arrestato altri poliziotti si sentiranno legittimati a sparare in maniera indiscriminata».

Intanto le condizioni di Ethem Sarisülük si aggravano: «Ci aspettiamo una brutta notizia da un momento all’altro – ha dichiarato Bayraktar – il cervello e il cuore continuano a funzionare, ma gli altri organi si stanno indebolendo sempre di più».