Il ritorno della Lega al governo non è stata una buona notizia per il Centro di accoglienza di Vicofaro, che già si trova in una situazione di stallo dopo il passaggio di consegne fra Enrico Rossi ed Eugenio Giani alla guida della Regione Toscana, e il conseguente “congelamento” del progetto per il trasferimento dei migranti presentato qualche mese fa. A dar fuoco alle polveri salviniane è stato questa volta l’arresto di un ospite della parrocchia di don Massimo Biancalani, un giovane gambiano responsabile di uno scippo a Firenze ai danni di una donna. “Il ragazzo – spiega il parroco – era stato da noi qualche tempo fa, poi improvvisamente era scomparso per poi tornare a inizio marzo. Non ho approfondito subito la sua situazione, perché in questo momento la struttura è abbastanza sfornita di volontari a causa del Covid. Avremmo dovuto parlare con lui in questa settimana per capire la sua situazione legale, cosa che facciamo solitamente quando arriva un nuovo ospite. Ma questa volta, ripeto, non c’è stato il tempo di farlo”.
Questo è bastato perché l’offensiva leghista (e non solo) su Vicofaro riprendesse con vigore, a colpi di social e dichiarazioni connotate dal consueto mix di xenofobia e razzismo. In risposta, in occasione della Giornata mondiale contro le discriminazioni razziali, il Comitato Diritti e Beni Comuni ha organizzato per domenica un sit-in di solidarietà con il Centro di accoglienza, per riportare l’attenzione sia sui giovani africani accolti da don Biancalani, sia sul problema globale dell’emigrazione.
“Da mesi con la Regione Toscana e con le varie istituzioni pistoiesi si è aperto un confronto – ricorda Mauro Matteucci dell’Assemblea antirazzista e antifascista di Vicofaro – durante il quale don Massimo Biancalani e i suoi collaboratori, per superare l’attuale sovraffollamento, hanno presentato un progetto articolato e fondato non solo sul ricollocamento di una parte dei migranti, ma anche sul loro accompagnamento dall’accoglienza all’autonomia, in un’ottica di uguaglianza emancipante. Dopo l’ordinanza Rossi che apriva a prospettive di soluzione condivisa, siamo tornati invece in una situazione di stallo. Invitiamo perciò la nuova Giunta regionale a riprendere il percorso iniziato”.
Non solo: “Considerando che ci sono stati anche numerosi nuovi arrivi – continua Matteucci – rifiutiamo le logiche disumane, da sempre predilette dall’amministrazione comunale pistoiese, di svuotamento o di decongestionamento. Poniamo invece alcune domande ineludibili: dove e quando saranno ‘ricollocati’ i migranti, con quali criteri, con quali mezzi finanziari, e quali associazioni parteciperanno alla gestione delle strutture? Vogliamo infine ribadire che si deve abbandonare la logica emergenziale perseguita con le varie leggi sull’emigrazione”.
Con questi obiettivi, domenica dalle 16 in poi si svolgerà nella piazza della chiesa di Vicofaro un sit-in con raccolta di alimenti e offerte a favore della comunità dei rifugiati (per donazioni: IT25M0306913834100000002852). “Un gesto di resistenza civile umanitaria – chiude Matteucci – che nonostante tutto è sopravvissuta al Covid-19, e all’imbarbarimento di una società che, incattivita da un anno di restrizioni, è pronta ad accettare il comodo capro espiatorio rappresentato dai migranti”.