In tempi di crisi della democrazia, ci si può almeno regalare l’emozione del viaggio multimediale, dal suggestivo titolo Utopia democratica, proposto dalla Fondazione Basso lungo il faticoso cammino che i popoli di tutto il mondo hanno percorso inseguendo diritti, giustizia, uguaglianza.

È LA STORIA di un’utopia, quella che Eduardo Galeano poneva sempre qualche passo al di là dell’orizzonte, impossibile da toccare con mano, ma necessaria proprio per aprire cammini. Quella a cui si richiamava Lelio Basso, costruendo attorno ad essa, nel 1973, la Fondazione che porta il suo nome, uno dei più prestigiosi istituti di documentazione, ricerca e formazione di coscienza democratica, oltre che punto d’incontro delle diverse culture dei diritti fondamentali e della pace: «Come non ho timore di confessare l’utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l’altra utopia, la più grande e la più pericolosa: che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale».

IL PERCORSO della mostra inizia all’esterno della Fondazione Basso, in via della Dogana Vecchia, con un grande schermo interattivo di fronte a cui, con un semplice movimento della mano, si possono «sfogliare» i documenti e vedere le immagini del lungo e travagliato processo per l’affermazione della democrazia. Si entra poi nell’atrio della Fondazione dove, gratuitamente e dietro prenotazione (sul sito utopiademocratica.it, fino al 30 luglio), è possibile collegarsi con il proprio telefonino o con un tablet a un’app di realtà aumentata per attraversare i momenti salienti della Comune di Parigi, con l’impronta indelebile da essa lasciata nella storia europea e mondiale.

SI PROSEGUE quindi all’interno della biblioteca della Fondazione, con il suo patrimonio librario e archivistico di oltre 120.000 volumi e circa 5000 titoli di periodici sviluppato sull’asse delle origini e dell’evoluzione della democrazia, del socialismo e dei movimenti di massa. Qui, seduti su una postazione di realtà virtuale, si indossa un visore e si viene catapultati al centro dei grandi momenti storici, nel cuore delle battaglie per la democrazia e i diritti, catturati dalla voce dei protagonisti e dal racconto vivo delle immagini.
Così, dalle origini dell’utopia democratica, tra il XVI e il XIX secolo, si passa alla Resistenza contro il fascismo e l’occupazione militare nazista, alle drammatiche ed epiche lotte operaie e contadine degli anni Cinquanta fino alla stagione dei movimenti nata dall’onda lunga del Sessantotto.

PER CONCLUDERE il viaggio con la lotta dei popoli dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina prima per la conquista dell’indipendenza politica dal dominio coloniale e poi per la liberazione dalle altre forme di dipendenza, senza dimenticare la dura resistenza dei popoli, affiancata da un grande movimento internazionale di protesta e di solidarietà in cui si distinse il Tribunale Russell II, contro le dittature militari e i loro crimini contro l’umanità.