Are-Viaggiare

«Cosa ci facevi l’altro ieri là? T’aspettavo qui per oggi a Samarcanda, Eri lontanissimo due giorni fa, Ho temuto che per ascoltar la banda, Non facessi in tempo ad arrivare qua» dice la morte al soldato in Samarcanda (Roberto Vecchioni, 1984).

Nell Stone (nome inventato al posto di Margaret Mead) dice ai colleghi antropologi – il marito Fen, il collega Bankson (Reo Fortune e Gregory Bateson) – in un villaggio sul fiume Sepik in Papua Nuova Guinea, citando una poesia di Amy Lowell: «La differenza in amore è data dal pane e dal vino». Nel viaggio alla scoperta sul campo della tribù più originale – dagli usi sessuali inusuali, dalle armi di difesa alle vesti più elaborate – tutto diventa l’esaltante ricerca, febbrile e eccitante, di una grande passione amorosa. (Euforia, Lily King, 2014)

I VENT’ANNI a Itaca di Penelope – che non ha viaggiato – passati nell’attesa del ritorno di Ulisse: ogni filo un ricordo, ogni giorno una lacrima. Quanto vale quella tela? Quante storie contiene?

In Archivio dei bambini perduti (Valeria Luiselli, 2019) il viaggio dei bambini messicani al confine con gli Stati Uniti d’America è ripercorso da una famiglia di audio-documentaristi sull’orlo della separazione. Il dolore esterno si riversa dentro, nelle camere d’albergo, nelle merendine dei distributori automatici, nelle donne e uomini intervistati, nelle parole imparate in un’altra lingua.

UN AMICO  pittore raccontava sempre di quanto amava Parigi: il Pernod, i boulevard, i musei, gli artisti che ci avevano vissuto durante la Belle Époque, l’aria che si respirava. Una volta qualcuno gli chiese qualcosa di specifico e lui tacque. Confessò, col sorriso sulle labbra, che a Parigi non era stato mai.