A Taiwan ormai è un via vai di politici statunitensi. Dopo la speaker della Camera Nancy Pelosi che una decina di giorni fa ha provocato il caos – esercitazioni militari cinesi quasi senza precedenti e fastidi dentro la stessa amministrazione Biden – sabato sull’isola è sbarcata una nuova delegazione bipartisan, cinque parlamentari guidati dal senatore dem Ed Markey.

Ieri è ripartita ma le reazioni tengono banco: l’esercito cinese ha svolto un’esercitazione nelle acque e nello spazio aereo intorno a Taiwan, un’azione definita dal portavoce del Comando, Shi Yi, un «deterrente» sia verso Taipei che verso Washington, colpevoli di aver «minato la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan». Di risposte adeguate avevano già parlato due giorni fa i ministeri cinesi di Difesa ed Esteri.

Domenica la delegazione ha incontrato la presidente taiwanese Tsai Ing-wen, vari ministri e «membri del settore privato per discutere di interessi comuni», dalla cooperazione economica agli investimenti sui semiconduttori, il piatto più ricco di Taipei.