Banco Sabadell, il secondo ente finanziario della Catalogna e il quinto di Spagna, dopo un cda straordinario convocato ieri sera, ha deciso di trasferire la sua sede legale fuori dalla regione, nella vicina Valencia, ad Alicante, per continuare a operare nel sistema europeo, sotto l’omrello della Bce, nel caso fosse dichiarata l’indipendenza. Con l’annuncio, il titolo in Borsa, in caduta in questi giorni di incertezza, ha subito recuperato. «Si tratta di una scelta tecnica, non politica», hanno spiegato dall’istituto di credito.

Segue a ruota CaixaBank, la prima banca della Catalogna e la terza di Spagna. Ai piani alti dell’istituto stanno preparano il trasferimento temporaneo del domicilio legale: dalla famosa Torres Negras sull’Avenida Diagonal di Barcellona all’altra sua sede storica nelle Isole Baleari.

Il presidente di Caixa, Jordi Gual, è stato prudente, il trasferimento non è imminente, ha detto ieri a caldo, pur riconoscendo la necessità di un piano di emergenza se la situazione dovesse ulteriormente precipitare. Ma secondo quanto anticipato da El País online già oggi il cda dell’istituto potrebbe approvare il cambio di sede. Per questo motivo il governo di Mariano Rajoy avrebbe pronto un decreto, da presentare proprio oggi, per facilitare l’uscita rapida delle imprese dalla Catalogna senza dover convocare la riunione degli azionisti. Un decreto su misura per Caixa che nel suo statuto ha paletti più restrittivi.

CaixaBank concentra in Catalogna depositi per 61,766 miliardi di euro, il 22 per cento del totale detenuto in Spagna. Da parte sua, Sabadell ne ha invece 32,645 miliardi, il 29 per cento del totale in Spagna. Questi 94 miliardi sono la metà dei depositi che, secondo l’ultima relazione della Banca di Spagna, sono detenuti in Catalogna.

«Posso assicurare che i management di queste due banche sono impegnati completamente a perseguire gli interessi» dei clienti, dei depositanti e degli azionisti, ha detto il ministro dell’Economia spagnolo Luis de Guindos sottolineando che le banche «sono solventi e molto forti» e confermando la loro disponibilità a trasferire la loro sede legale «nel caso in cui la situazione degenerasse».

Secondo il quotidiano Abc, sono diverse le aziende con base in Catalogna ad aver rispolverati i piani già messi a punto dagli avvocati quando vi fu la prima consultazione indipendentista nel 2014. Le aziende Naturhouse, Grifols, Suez e Derby Hotel, hanno già lassciato la regione. La società biofarmaceutica Oryzon Genomics ha fatto sapere che andrà a Madrid.