Porta a Porta non va in onda fino a venerdì. E in Rai è subito bufera. Per l’azienda è «una disposizione di carattere prudenziale» già adottata con tutte le persone state «a stretto contatto con soggetti positivi al coronavirus». Il riferimento è al leader Pd Zingaretti, scopertosi positivo dopo la puntata di mercoledì. Vespa sbatte i tacchi «da soldato» ma esibisce certificati medici contro una decisione «gravissima e pretestuosa». Spiega di aver già fatto il tampone, risultato negativo. E aggiunge la certificazione del «presidente della Società italiana di Pneumologia e ordinario nell’Università Cattolica». Solidarietà da destra (la puntata di ieri avrebbe avuto ospite Giorgia Meloni). Per Vespa la Rai si è piegata a quello che diceva l’Usigrai. Che diceva: «Tutti i cittadini sono uguali davanti alle regole e come tutti anche Vespa è tenuto a rispettarle».