Circa duemila agenti disseminati tra Capodimonte e la Stazione marittima più 50 presidi della polizia municipale (in tutto 300 vigili): Napoli oggi sarà una città blindata. Gli agenti avranno, per la prima volta, le telecamere sulle divise. Sarà il dirigente incaricato della gestione dell’ordine pubblico a decidere se ci sarà la necessità dell’attivazione, come stabilito dal garante della privacy. I dispositivi sono stati forniti in via sperimentale ai reparti mobili di Torino, Milano, Roma e Napoli.

Il capoluogo della regione più povera d’Italia e con la più alta percentuale di disoccupati farà da vetrina a due vertici internazionali: al porto, la Settimana europea delle Piccole e medie imprese con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso e il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi; alla Regia borbonica di Capodimonte, tanto per rimarcare dove risiede davvero il potere, il vertice Bce con i 18 governatori della Banche centrali dei paesi dell’Eurozona, i componenti del board e il presidente della Bce Mario Draghi. Ieri pomeriggio incontro riservato tra Napolitano, Draghi e i componenti del consiglio direttivo della Banca europea.

Studenti, precari, lavoratori in cassa integrazione, attivisti e famiglie in emergenza abitativa per una settimana hanno animato strade e assemblee in previsione dei vertici. Sulla stampa da giorni si diffonde la paura di scontri, addirittura confondendo i manifestanti con i famigerati black bloc. Stamattina il corteo autorizzato partirà alle 9.30 dalla stazione della metro Colli Aminei ma il percorso consentito è molto breve, l’area di accesso al parco è blindatissima. Per provare a contrastare il clima apocalittico descritto dalla stampa, gli attivisti ieri hanno diffuso sui social network un messaggio ai commercianti e agli abitanti dell’area collinare: «Abbiamo sentito che alcuni esercenti di negozi pensano di chiudere per “paura” non si sa di cosa, dell’avvento di non si sa quale catastrofe. Chiedete ai commercianti del centro storico: mai si sognerebbero di interrompere le loro normali attività durante un evento del genere. Non fatevi influenzare dalla stampa o dal correre delle voci, in piazza ci saranno migliaia di napoletani come voi che la crisi la stanno subendo e vogliono solo manifestare contro i veri responsabili».

Per ribaltare completamente la narrazione, sono stati gli stessi attivisti ad agitare il pericolo black bloc: «Siamo molto preoccupati dalla notizia che uno sparuto ma violento gruppo di 20/30 persone abbia annunciato l’intenzione di occupare e blindare la reggia di Capodimonte. Queste persone usano vestirsi in modo molto simile per confondersi tra loro, anche se il colore dominante non sarebbe propriamente il nero ma il blu scuro. Il loro assurdo gesto non sarebbe dettato da disagi economici e personali, il loro progetto è assediare le vite del 99% della popolazione con la speculazione finanziaria e il ricatto di una crisi che le loro stesse regole avrebbero provocato». Del resto devastazione e saccheggio, i reati usati ormai costantemente per arrestare le proteste di piazza, si potrebbero applicare anche alla svendita del patrimonio pubblico, la distruzione del welfare e di ogni garanzia sulle condizioni di lavoro.

Al centro dell’incontro della Bce oggi ci saranno le banche, come sempre. Draghi annuncerà novità sugli acquisti di Abs (Asset-backed security) cioè i crediti che le banche rivendono: proverà a far digerire ai tedeschi l’allentamento delle regole sugli Abs per permettere l’acquisto di titoli che contengono asset di banche greche e cipriote. Tutte con rating a livello junk, cioè spazzatura. Un discorso tutto giocato all’interno del sistema che i manifestanti, tenuti molto lontano dalla riunione, contestano. La protesta sociale proseguirà domani, con un’assemblea all’università Orientale, in preparazione dello sciopero sociale dei precari, dei disoccupati, degli studenti, dei migranti e contro il Jobs act, previsto il prossimo 14 novembre.