In Venezuela, la ricerca dei minatori scomparsi a Tumeremo (nello stato di Bolivar, ai confini con il Brasile) ha portato alla scoperta di 17 corpi, chiusi nei sacchi neri, sepolti in una profonda fossa comune, vicino alla miniera di Nuevo Callao.

I famigliari avevano denunciato la scomparsa di un gruppo di lavoratori – tra i 21 e i 28 – e il racconto di alcuni scampati aveva parlato di una mattanza dalle motivazioni ancora sconosciute. La zona, una delle più ricche al mondo di oro e altri minerali preziosi, è al centro di traffici e appetiti che finora il governo non è riuscito a normare, complice la presenza di bande paramilitari usate a fini politici soprattutto nel delicato momento politico che attraversa il paese.

Uno di questi, di origine ecuadoriana ma allenato in Colombia, e soprannominato El Topo, è stato arrestato perché ritenuto il principale organizzatore dell’omicidio. Intanto, dopo la firma di importanti accordi di concessione alle imprese cinesi (circa 150) e il rilancio di una zona di protezione speciale già approvata, il governo Maduro ha promulgato altri 8 decreti di emergenza economica per far fronte alla crisi in corso.