Progettavano attentati in alcuni punti della capitale, e azioni sovversive in tutto il paese. Nuovo allarme, in Venezuela, dopo la cattura di quattro persone legate al gruppo di estrema destra Resistencia Venezuela, già attivo durante le violenze che, tra febbraio e maggio, hanno provocato 43 morti e oltre 800 feriti.

Lo ha annunciato durante una conferenza stampa il ministro venezuelano degli Interni, giustizia e pace, Miguel Rodríguez, raggiungendo le analisi anticipate dal chavismo nei giorni scorsi: dopo il fallimento della «salida» (la campagna per cacciare con violenza il presidente Nicolas Maduro), la destra oltranzista tenta nuovamente di regolare i conti all’interno del campo di opposizione (la Mesa de la unidad democratica – Mud -) con altri colpi di mano.

Giorni fa, si è dimesso il Segretario esecutivo della Mud, Guillermo Aveledo, un navigato politico social-cristiano. «Ha assaggiato un po’ del veleno che i suoi ci propinano da anni», ha detto Maduro.