Due persone sono state arrestate, in Venezuela, come presunti assassini del giovane deputato Robert Serra, del Partito socialista unito (Psuv) e della sua assistente Maria Herrera. Si tratta di Eduwin Torres, un poliziotto di scorta a Serra e di Carlos Garcia. Serra e Herrera sono stati uccisi nell’appartamento del deputato nel popolare quartiere La Pastora, di Caracas, il 1 ottobre, da qualcuno che si è beffato di tutte le misure di sorveglianza.

Un omicidio «su commissione, pianificato da mesi», secondo il presidente del Parlamento, Diosdado Cabello, dietro il quale vi sarebbe l’ombra del paramilitarismo colombiano al soldo dell’ex presidente Alvaro Uribe. Serra, 27 anni, era il più giovane deputato del Psuv, eletto nel 2010 per la prima volta, avvocato e prima conosciuto dirigente studentesco, fondatore del Movimiento Avanzada Revolucionaria. Un riferimento privilegiato per i «collettivi» che animano i quartieri come lo storico 23 Enero, sempre demonizzati dalla destra.

Per questo alcune componenti dell’opposizione venezuelana hanno tirato in ballo un conflitto interno. Al contrario, il governo ha messo in evidenza l’inchiesta parlamentare che Serra stava conducendo su un gruppo di nazisti, attivi durante le proteste violente contro il governo, scoppiate nel febbraio scorso. Lorent Saleh e altri suoi sodali, appartenenti al gruppo Javu e ad alcune Ong finanziate dalle agenzie Usa, sono stati estradati dalla Colombia, dove – secondo diversi video di intercettazioni, resi pubblici dal governo – stavano progettando stragi in discoteca, provocazioni di piazza e «oltre 20 omicidi mirati». Ora sono in carcere, ma l’indagine non è ancora chiusa.