Venezia a numero chiuso e con tassa d’ingresso. La giunta del sindaco Luigi Brugnaro ha varato il nuovo regolamento per i turisti: dal’1 gennaio 2022 chi vorrà visitare la città potrà farlo solo con una prenotazione in mano. «Non sarà impedito a nessuno l’accesso, che sarà però più complicato per chi non prenota», anticipa il sindaco che ieri ha illustrato il provvedimento.

La «tassa di sbarco», approvata nel maxiemendamento alla legge di bilancio, è obbligatoria per tutti, la prenotazione no, ma eviterà code e contrattempi.

Il piano per la gestione dei flussi turistici sarà sviluppato in tre anni. Da maggio prossimo, quando il testo verrà approvato in via definitiva dal consiglio comunale, e fino al 31 dicembre 2019, la quota sarà di 3 euro per tutti. Da gennaio dell’anno prossimo scatterà invece il meccanismo dei «bollini»: sei euro per l’ingresso a nei giorni ordinari, 8 in quelli da bollino rosso e 10 da bollino nero.

Il governatore del Veneto Luca Zaia approva – «sono al fianco del sindaco» – e ringrazia per l’esenzione totale di cui godranno tutti i veneti. Niente tassa di accesso anche per i lavoratori e gli studenti pendolari, oltre che per i familiari di chi già paga l’Imu nel Comune. Per chi invece il ticket dovrebbe pagarlo ma non lo fa, sono previste sanzioni che vanno da 100 a 450 euro.

Le stime calcolano che con il «contributo di accesso» il comune maturerebbe un gettito annuo tra i 40 e i 50 milioni di euro. «Serviranno a coprire i costi di gestione della città, superiori di 30 milioni di euro l’anno al resto d’Italia», sostiene il sindaco.