L’agenda bangladese di papa Bergoglio è fitta di appuntamenti. L’arrivo da Yangon-Myanmar all’aeroporto di Dacca è previsto nel primo pomeriggio di giovedì, giornata riservata agli incontri istituzionali.

La prima tappa, significativamente, è la visita al memoriale nazionale per i martiri della guerra di liberazione con cui il Bangladesh ha ottenuto nel 1971 l’indipendenza dal Pakistan.

La tappa successiva è al museo del Bangabandhu, il padre della patria Sheikh Mujibur Rahman, figura venerata dall’intera nazione, il cui storico discorso per l’indipendenza del 7 marzo 1971 è appena stato incluso dall’Unesco nel registro «Memoria del mondo», decisione celebrata per le strade di Dacca.

Nei due giorni successivi, Bergoglio visiterà tra l’altro la Nunziatura apostolica, la Casa dei sacerdoti anziani, la Casa Madre Teresa di Tejgaon, la Chiesa del Santo Rosario.

Tra gli appuntamenti più attesi, la messa di venerdì mattina nel parco Suhrawardy Udyan, dove si attendono 100mila persone, l’incontro interreligioso ed ecumenico per la pace all’Arcivescovado, e, prima del congedo, il dialogo con i giovani del collegio Notre Dame.