Domani un mondo dei sindacati di base (CUB, SGB, SI Cobas, USI Ait e Slai Cobas)ha indetto uno «sciopero generale» contro le norme sulla rappresentanza e la riduzione dei diritti sindacali negati dagli accordi del 10 gennaio 2014 (per il settore privato) e del 5 aprile 2016 (per il pubblico impiego). I sindacati chiedono il rinnovo del contratto nazionale e consistenti aumenti stipendiali che recuperino quanto perso negli ultimi otto anni;sblocco totale delle assunzioni nella P.A; la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro; il ripristino dell’età pensionabile a 60 anni di età o con 35 anni di contributi; la difesa del diritto di sciopero con l’abolizione delle leggi che lo vincolano. A Milano domani alle nove è prevista una manifestazione in piazza Medaglie d’Oro dalle 9,30.

Adl Cobas sciopererà e manifesterà, sempre domani, a Padova, Verona, Mantova, Rimini, Reggio Emilia per la «cancellazione del Jobs Act», per il rinnovo di contratti nazionali e l’applicazione della clausola sociale in caso di cambio d’appalto, per il diritto alla cittadinanza e un’accoglienza degna dei migranti, contro la violenza di genere.
Oltre alla logistica, il settore interessato dallo sciopero sarà quello dei trasporti. Unìordinanza del Ministero delle Infrastrutture ha ridotto la durata dello sciopero a 4 ore. dell’astensione dal lavoro, grazie ad un’ordinanza che ha ridotto la durata degli stop (in alcuni casi anche di un’intera giornata) a 4 ore. Per il trasporto aereo l’astensione è fissata dalle 10 alle 14; per quello ferroviario e marittimo, dalle 9 alle 13. Nel trasporto pubblico locale lo sciopero sarà dalle 9 alle 13. Sempre dalle 9 alle 13 si fermeranno i servizi connessi al trasporto passeggeri Aziende ferroviarie Gruppo FSI, Serfer Servizi Ferroviari, Trenord, Nuovo Trasporto Viaggiatori a causa dell’agitazione indetta da Cub trasporti.