Politica

Vendola dimentica le battaglie contro Alemanno. Insieme a Sel

Botta e risposta/1 Gentile direttore, Le scrivo in merito all’intervista del presidente di Sel, Nichi Vendola, visto che nelle sue affermazioni l’ex governatore della Puglia travisa la realtà, strumentalizzandola per motivi di interesse […]

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 17 ottobre 2015

Gentile direttore,

Le scrivo in merito all’intervista del presidente di Sel, Nichi Vendola, visto che nelle sue affermazioni l’ex governatore della Puglia travisa la realtà, strumentalizzandola per motivi di interesse politico. Mi spiace, infatti, che Vendola abbia apostrofato, con parole ingiuriose e false, l’opposizione del Pd negli anni della Giunta Alemanno, senza peraltro avere realmente coscienza delle battaglie di quegli anni visto che non ne è mai stato un protagonista. Un po’ come se il Pd romano sentenziasse sull’Ilva e sulla Sanità pugliese per sentito dire.

Fu il Partito democratico, insieme anche ad esponenti di Sel ai quali l’ex governatore non rende neanche giustizia, a portare avanti una battaglia senza esclusione di colpi e denunciando, anche grazie a un’azione incisiva dei giornali, la mala-gestione della città da parte del centrodestra. Un’opposizione, quella di centrosinistra, che non fece sconti tanto da permettere la riconquista del Campidoglio dopo solo cinque anni. In democrazia l’unico giudizio inappellabile è quello dei cittadini. Noi Alemanno l’abbiamo cacciato, altri lo fecero vincere, come la vecchia nomenclatura che ha usato il tema del consociativismo in maniera ipocrita per soffocare il rinnovamento e l’innovazione politica.

A chi ancora oggi continua a speculare su una bugia, come l’opposizione consociativa, per fini meramente politici, vorrei ricordare le tante battaglie fatte dal giovane gruppo dirigente, che si è trovato di fronte a una sconfitta devastante nel 2008 per il centrosinistra e, purtroppo, come si è visto anche drammatica per la città.
Molte delle cose che stanno emergendo grazie al prezioso lavoro della Procura di Roma, infatti, furono denunciate dal Pd in quegli anni. La deriva affaristica della destra con oscuri legami con l’estremismo nero è stata oggetto di denunce forti a partire dalla nomina di Andrini all’Ama fino all’assunzione di un ex della banda della Magliana nell’assessorato ai servizi sociali guidato da Sveva Belviso. Per non parlare dei tanti scandali che, anche grazie al lavoro della cronaca locale dei quotidiani, abbiamo fatto emergere e denunciato, da Parentopoli all’oscura gestione delle fideiussioni per i Punti Verde qualità, procedura purtroppo inaugurata con il centrosinistra, già peraltro da me all’epoca criticata, e che ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue storture durante l’epoca Alemanno. Dallo scandalo filobus fino alle tante, troppe assegnazioni dirette in tema di lavori pubblici e servizi. Dalle tante battaglie in difesa del patrimonio pubblico a partire dall’aver evitato la cessione a un oscuro fondo immobiliare dei depositi Atac, fino allo scontro durato oltre sei mesi in Assemblea Capitolina e in città che ha scongiurato la svendita di Acea, decretando con quella vittoria la difesa dell’acqua pubblica e la sconfitta politica di Alemanno. Peraltro è bene sottolineare che non risulta indagato nessun esponente Pd per fatti risalenti al periodo dell’opposizione in Campidoglio.

Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a una degenerazione personalistica delle politica e della sua rappresentazione, basata su chiacchiericcio e su cose riportate dagli amici degli amici. Una politica caratterizzata da lotte di potere che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico, con la verità dei fatti, con la credibilità e quindi con il rispetto dei cittadini. Mi spiace che anche le dichiarazioni di Vendola siano ascrivibili a questa modalità e che il presidente di Sel pensi di basare la prossima campagna elettorale non su progetti e programmi futuri per la città ma tentando di demolire i potenziali avversari, in questo caso il Pd, con argomentazioni false e ingiuriose. Capisco che si vorrà testare a Roma la nascita di questo nuovo raggruppamento di “Sinistra”, ma spero che lo si faccia confrontandoci seriamente sui temi che stanno a cuore ai cittadini romani e non portando avanti una campagna elettorale basata sulla calunnia, sulla menzogna o su cinici calcoli di partito.

* L’autore, deputato, è ex capogruppo del Pd al comune di Roma

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