«Mio fratello Malcolm diceva sempre, da bambino scopri cosa ti rende felice e, se tutto va bene, puoi seguire la tua passione per tutta la vita» ed è quello che i fratelli Young, assieme alla ciurma che ha salpato i mari del rock’n’roll con il nome Ac/Dc, hanno fatto. Il 13 novembre uscirà un nuovo disco Power Up (SonyMusic). La formula magica della band resta quella, e disco dopo disco la chimica non è cambiata, nonostante il tempo e la vita abbiano obbligato a cambi di formazione.

LA PIÙ DOLOROSA certamente è la dipartita di Malcolm sostituito, a causa di demenza senile, nel 2014 e poi morto nel 2017. Alcune delle idee da cui sono partiti per realizzare Power Up arrivano dal lavoro dei fratelli Young nel 2008 e dalla preparazione di Black Ice. Ripreso in mano quel materiale gli Ac/Dc hanno richiamato il produttore Brendan O’Brien, con il quale si erano trovati fianco a fianco proprio nella realizzazione di Black Ice e poi di Rock or Bust (2014). Angus, fratello minore di Malcolm e unico Ac/Dc in attività continuativa dal 1973, ha poi convocato, un paio di anni fa, il cantante Brian Johnson, che negli ultimi anni si è curato da un grave problema all’udito, Steve Young, nipote di Angus e Malcolm confermato alla chitarra ritmica, il batterista Phill Rudd e lo storico bassista Cliff Williams. Rimessa in piedi la banda, l’appuntamento è stato in studio per registrare il diciassettesimo disco della band.
Power Up è in tutto e per tutto un album degli Ac/Dc, e lo si riconosce al primo ascolto. Non tradisce l’ascoltatore fedele e saprà piacere a chi non conosce il quintetto australiano. E’ in sintonia con quanto scritto da Stiff Upper Lip (2000) in poi: i ritmi serrati degli anni ’70 e ’80, quelli che hanno inserito la band nel recinto dell’hard rock, sono in secondo piano rispetto alle dinamiche ritmiche dell’hard blues, vero marchio di fabbrica dei fratelli Young e della band.

IL DISCO uscirà in diversi formati: digitale, cd standard, deluxe limited edition e cinque versioni di vinile (nero, giallo, rosso trasparente e opaco, picture disc). La sua pubblicazione è stata anticipata da interviste, tweet, un nuovo sito dedicato e dal singolo Shot in the Dark. Come nelle due precedenti produzioni targate O’Brien il disco suona compatto e tondo, e la traccia numero sette, Demon Fire, rischia di diventare un classico, anche live, degli Ac/Dc.