ll premier Mario Draghi ha convocato la cabina di regia per giovedì prossimo, premessa per un nuovo Consiglio dei ministri. Sul tavolo ulteriori misure anti Covid in vista delle vacanze di Natale. L’incontro sarà preceduto da una nuova flash survey (effettuata domani): servirà a verificare «la diffusione della variante Omicron in Italia, capire quanto sta crescendo e con che ritmo, anche rispetto all’andamento epidemiologico» ha spiegato il ministro Speranza. Martedì si raccoglieranno i nuovi dati della pandemia e, con il quadro aggiornato, si decideranno eventuali nuove misure da introdurre probabilmente subito dopo Natale. Una richiesta arrivata anche da comuni e regioni, che si sono già mossi per evitare assembramenti fino a vietare in alcuni casi i concerti di capodanno.

TRA LE MISURE che potrebbero essere adottate: estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie a contatto col pubblico; obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca (già introdotto da alcuni sindaci e dai governatori di Campania, Veneto e dal 23 in Lazio); possibilità di chiedere un tampone, oltre al green pass, per accedere ai luoghi affollati come locali al chiuso o grandi eventi. Infine, si ragiona se ridurre la validità del green pass a cinque mesi. Del resto è l’Oms ad avvisare: l’Omicron è stata segnalata in 89 paesi e il numero di casi raddoppia in 1,5/3 giorni. Occorre aumentare il tracciamento, in Italia al di sotto dei minimi fissati in Europa. Il ministero potrebbe chiedere un potenziamento del lavoro degli oltre 70 laboratori regionali impegnati. L’Emilia Romagna ha chiesto al commissario Figliuolo 120 militari per il tracciamento mentre molti territori si lamentano di non aver visto la task force per i tamponi nelle scuole, cosa che ha contribuito alla diffusione del contagio tra i banchi.

RENZI, nell’enews di ieri, ha spiegato: «Ho parlato con Speranza. La mia proposta è semplice: la terza dose deve essere fatta 5 mesi dopo la prima dose e non dopo la seconda dose. E poi basta green pass a chi si fa il tampone: va dato solo ai guariti e ai vaccinati». Una conversione sulla strada del rigore dopo mesi di militanza nel campo aperturista. Esattamente un anno fa Iv dava all’allora ministro Boccia «dell’ipocondriaco» dopo l’annuncio della stretta per Natale.

L’ISS ieri ha comunicato 84 casi di Omicron sequenziati in Italia ma nel pomeriggio è venuto fuori un nuovo contagio in Sicilia e 10 casi sospetti in Toscana. Venerdì mattina erano 55. «La maggior parte delle segnalazioni – si legge nella nota – è arrivata da Lombardia (33) e Campania (20), mentre in generale la variante è segnalata in 13 regioni (Lazio 8, Puglia 7, Veneto 5, Piemonte e Emilia Romagna 2, Abruzzo, Calabria, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana più Bolzano)». Il report evidenzia che, dopo 150 giorni dal completamento del ciclo, «l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 73% a 35%. L’efficacia contro la malattia severa cala a 82,6% nei vaccinati da più di 150 giorni. L’efficacia nel prevenire diagnosi e malattia severa sale al 75,5% e al 93,4% nei vaccinati con terza dose».

NELLA POPOLAZIONE in età scolare l’incidenza resta elevata: «Nell’ultima settimana si conferma l’andamento osservato nella precedente settimana con il 28% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare (meno di 20 anni). Il 51% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia 6-11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni e solo il 10% e il 6% rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni». Dall’inizio dell’epidemia, nella popolazione 0-19 anni si contano 913.063 casi, 35 i deceduti. Nel periodo 29 novembre – 12 dicembre, in questa popolazione sono stati segnalati 59.605 nuovi casi: 215 ospedalizzati, 4 in terapia intensiva e un deceduto (una ragazza di 14 anni). Aumentato il tasso di ospedalizzazione nella fascia inferiore a 3 anni (poco sopra i 4 ricoveri per 100mila abitanti).

ALI, l’associazione di sindaci di centrosinistra e civici, ha chiesto al governo il green pass anche per gli studenti, dalle elementari alle superiori. Proposta bocciata dai presidi e definita «irricevibile» da Lega e FdI. Nell’ultima settimana l’incidenza ha raggiunto i 317 casi per 100mila abitanti nella fascia 0-9 anni (contro i 275 casi della scorsa settimana). Tra 10-19 anni l’incidenza è di 296 casi. Nelle fasce 30-39 e 40-49 anni è tra 200 e 250 casi, solo tra gli over 80 rimane compresa tra i 50 e i 100 casi.

SONO STATI 28.064 i nuovi casi Covid ieri in Italia su 697.740 tamponi, tasso di positività al 4%, 123 i decessi. In terapia intensiva 30 ricoveri in più, 953 in totale; nei reparti ordinari 56 in più, 7.576 in tutto. La regione con più casi è stata la Lombardia (6.119) seguita da Veneto (4.016), Emilia Romagna (2.451), Lazio (2.409. Sono oltre 12 milioni di italiani che trascorreranno il Natale in zona gialla: da lunedì Liguria, Marche, Veneto, provincia di Trento raggiungeranno Calabria, Friuli Venezia Giulia e Bolzano. Ma per capodanno potrebbero cambiare fascia altre regioni, come il Lazio.