Non si placano le polemiche sul capo della Procura di Catania, Carmelo Zuccaro. Sull’accusa di compromissioni tra alcune ong e i trafficanti di migranti basate su generiche considerazioni non suffragate da prove è intervenuto anche Vannino Chiti, che ieri ha condotto una delegazione istituzionale nell’hot spot di Pozzallo (Rg), centro nevralgico degli sbarchi in Sicilia. «Zuccaro individui se ci sono responsabilità delle ong nel salvataggio dei migranti, li porti in tribunale e avrà il nostro pieno sostegno», ha detto il presidente della commissione politiche dell’Ue. Invitandolo a indagare «con responsabilità e riservatezza», perché «se invece si fanno dichiarazioni generali, allora l’indagine è nulla».

Sessanta, i componenti della delegazione che ha visitato l’hot spot che avrebbe superato alcune delle criticità emerse durante una ispezione fatta l’anno scorso: europarlamentari italiani, sei presidenti di consigli regionali, rappresentanti delle commissioni affari europei di venti parlamenti. Assenti i rappresentanti di Malta e i francesi, quest’ultimi impegnati nella campagna presidenziale, nella visita alla struttura che dopo lo sbarco ospita i migranti nel porto di Pozzallo.

«Per l’Unione europea – ha detto Chiti – la solidarietà non può essere a singhiozzo. Il problema dei migranti è europeo e l’Europa lo deve affrontare». Poi ha lodato «la generosità del popolo siciliano». «Abbiamo avuto modo di constatare lo straordinario impegno di fronte a una crisi umanitaria di grande proporzione – ha argomentato – Ora tocca all’Ue fare il resto prendendo consapevolezza di quello che l’Italia ha fatto per i migranti».