Il Pd ieri a Roma ha deciso di puntare su Valeria Valente come sfidante di Antonio Bassolino alle primarie per le comunali partenopee. Resta fuori il candidato civico, Riccardo Monti, proposto da Mario Casillo di Area dem e dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, su cui era confluito anche il consigliere Gianluca Daniele, di Area Riformista. Quarantenne, cresciuta politicamente all’ombra dello stesso Bassolino, deputata e coordinatrice campana di Rifare l’Italia: sulla decisione potrebbe aver pesato la disponibilità degli orfiniani a votare candidati renziani a Roma e Milano, ma probabilmente si è valutato che, in mancanza di un nome condiviso, è meglio dividere il fronte bassoliniano. Anche se la manovra potrebbe non riuscire: Area Riformista e Area dem potrebbero spaccarsi, preferendo un accordo con Bassolino. A quanto si dice Casillo, ieri, si sarebbe rivolto così a Luca Lotti: «Obbedisco ma potrebbe essere un suicidio». Valente nel pomeriggio non confermava la notizia, in attesa di chiarire con i vertici romani i termini dell’accordo e, magari, preoccupata di non bruciarsi la ricandidatura alle prossime politiche. Resta il nodo Daniele: di fronte a un nome politico, ha più volte annunciato, presenterà le firme (che ha già raccolto) per partecipare alle primarie.