Antonio Bassolino perde di un soffio le primarie. Valeria Valente è la candidata per il centrosinistra alle prossime comunali di Napoli. All’una di notte, domenica, sono arrivati i dati definitivi: 13.419 voti per la deputata (43,72%); l’ex governatore fermo a 12.967 (42,24%), la sua prima sconfitta elettorale. A dividerli appena 452 voti. Il segretario dei giovani democratici, Marco Sarracino, ha totalizzato 3.265 voti (10,64%) mentre l’oncologo Antonio Marfella 1.044 preferenze (3,41%). I votanti sono stati 30.963, quasi il doppio rispetto a un anno fa (16mila), in occasione delle primarie per le regionali. Nel 2011 furono 45mila.
«Una festa della democrazia» il commento in casa Pd. Le telecamere di Fanpage hanno però registrato consiglieri comunali e municipali all’esterno dei seggi di Scampia, Piscinola e San Giovanni a Teduccio che fornivano agli elettori l’euro necessario per votare. Il consigliere comunale Antonio Borriello si è giustificato: «L’ho fatto per non essere scortese come partito, faceva freddo, erano venuti lì, non avevano l’euro e così gliel’ho dato io. L’ho fatto davanti a tutti, mica di nascosto, c’erano anche altri». Borriello ha il suo bacino elettorale a San Giovanni, dove si è imposta Valente. Ma è successo anche in seggi andati a Bassolino. Il parlamentare 5S Carlo Sibilia ha lanciato ieri su l’hashtag #brogliprimariePd.

I dem però non si fanno rovinare la festa. Il primo a tirare un sospiro di sollievo domenica è stato il premier Matteo Renzi, che ha telefonato a Valente, assicurandole il suo sostegno per la difficile campagna elettorale. Congratulazioni sono arrivate da tutto lo stato maggiore nazionale dem, a cominciare dal presidente del partito Matteo Orfini. E poi i vicesegretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini, il ministro della giustizia Andrea Orlando, che è venuto a Napoli due volte per la campagna elettorale. Valeria Valente ha passato la domenica pomeriggio chiusa nella sua stanza, nel comitato elettorale, ne è uscita solo poco prima delle 23 per stappare alla vittoria. Il distacco, in quel momento, sembrava più ampio, circa 700 voti. Le zone che hanno fatto la differenza sono state Napoli est e ovest, fino a Fuorigrotta, due ex baluardi di Bassolino, che invece ha sfondato nell’area nord. «A un eventuale ballottaggio preferirei affrontare Luigi de Magistris (il sindaco in corsa per la rielezione, ndr) – ha commentato ieri Valente – in modo da poter parlare con lui e con i cittadini dei fallimenti della sua amministrazione. Punto a recuperare i voti di chi si è allontanato dal Pd e a conquistare un nuovo elettorato». Rispetto al suo ex mentore, spiega: «Non ho condiviso la proposta politica di Bassolino ma è una persona seria e con grande senso delle istituzioni. Ha accettato le regole delle primarie e sono convinta che lavorerà al nostro fianco. Un sindaco del Pd rappresenterebbe una grande opportunità per la città».

La vittoria è stata un lavoro di squadra: il Pd nazionale l’ha appoggiata, mentre la maggioranza del partito locale si è data da fare per organizzare le truppe nei territori. A festeggiare domenica il capogruppo al consiglio regionale, Mario Casillo (legato al sottosegretario Luca Lotti), e l’eurodeputato di Rifare l’Italia, Andrea Cozzolino: i due sono stati i maggiori registi dei consensi raccolti. Presenti al comitato anche il renzianissimo sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto, i deputati Marco Di Lello, Massimo Manfredi e Leonardo Impegno, il consigliere regionale Raffaele Topo. Le primarie sono state la prova generale del congresso cittadino.
Bassolino ha commentato a caldo: «Ho fatto i miei auguri di buon lavoro, in pubblico e in privato. Non so se de Magistris è più forte e chi è più forte, la battaglia è a quattro e in due arriveranno al ballottaggio. Ho combattuto con caparbietà, tenacia e passione, non ho nulla da rimproverarmi». Sul suo profilo facebook ieri ha ribadito: «Ringrazio i cittadini. Ho fatto il mio dovere. Spetta a chi ha vinto andare avanti. Faccio i miei auguri di buon lavoro». Da oggi comincerà per il Pd il lavoro di ricucitura con Bassolino e i suoi sostenitori. In agenda anche i rapporti con la coalizione. Il segretario provinciale, Venanzio Carpentieri, ieri è tornato a invocare un patto col partito di Alfano: «Ncd ha partecipato a qualche tavolo con noi, è un partito che vive un processo di rivisitazione anche a livello nazionale. Verificheremo anche con Valente se ci sono i profili di un’alleanza».