La destra fascista ammantata di nazionalismo è tornata a farsi vedere in questo autunno caldo spagnolo, braccia tese e Cara al sol per ribadire «Viva España». Mercoledì notte a Valencia l’ultima manifestazione dai toni violenti e dai modi intimidatori. Un gruppo di ultrà del partito di estrema destra España 2000 si è dato appuntamento sotto casa della vicepresidente della Generalitat Valenciana e dirigente di Compromís (una lista nata 7 anni fa che unisce nazionalisti valenciani di sinistra ed ecologisti), Mónica Oltra. Con il volto coperto da maschere come l’assassino di Scream, megafono e striscioni a favore dell’unità di Spagna, hanno inscenato la protesta. Oltra, che era in casa con la sua famiglia, nel mirino perché accusata di essere indipendentista, li ha denunciati: «Mi hanno fatto capire che sanno dove vivo e possono fare male non solo a me, ma anche alla mia famiglia»,

Il video della «notte brava» è stato diffuso in diretta sulla pagina Facebook di España 2000, l’organizzazione si era già resa protagonista a Velencia di un brutto episodio di violenza, il 9 ottobre scorso, contro un gruppo di manifestanti di sinistra.

Non si parli di escrache, il picchetto sotto casa di un politico, una forma di protesta nata nell’Argentina post Videla e praticata negli anni recenti in Spagna dalla Piattaforma contro gli sfratti, Pah. Così ammoniscono i giornali e gli opinionisti fuori dal coro. «No, quello che ha subito Mónica Oltra non è un escrache» scrive El diario, «il gruppo di nazi non protestava contro qualcosa in concreto, ma per quello che Oltra è: donna, democratica, di sinistra e valencianista». «L’unica motivazione di España 2000 era promuovere l’odio contra Oltra e il suo partito, considerati vicini agli indipendentisti catalani», si legge online su Publico.es, certo «non reclamare diritti».