Il decreto vaccini è legge: ieri mattina la Camera ha approvato il provvedimento che introduce dieci vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione nelle scuole, con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 15 astenuti. Sì da Pd, Ap e Forza Italia, mentre Cinquestelle e Lega hanno votato contro; Sinistra italiana e Fratelli d’Italia gli astenuti. Fuori dal Parlamento, intanto, manifestavano i no-vax: al grido di «assassini», un gruppo ha aggredito tre deputati del Pd, circondando l’auto di uno di loro e colpendola ripetutamente con calci, manate sui vetri e pugni.

Sul decreto era stata posta la fiducia, che la Camera aveva confermato in nottata con 305 voti a favore, 147 contrari e due astenuti. Il testo era stato approvato al Senato il 20 luglio con l’appoggio, oltre ai partiti di maggioranza, anche di Forza Italia e Scelta civica-Ala.

LE VACCINAZIONI obbligatorie e gratuite passano da 4 a 10 e sono requisito fondamentale per l’ammissione dei bambini a nido e materna (0-6 anni). Tra queste figurano quelle in via permanente, come anti-polio, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilusinfluenzae tipo B; mentre tra quelle a diversa successiva valutazione (fra 3 anni) ci sono anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. È prevista una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro per chi non ottempera ai nuovi obblighi, anche per quanto riguarda i minori dai 6 ai 16 anni. Inoltre, ai nati dal 2012 al 2016 sono offerte gratuitamente le anti-meningococcica C e anti-pneumococcica, e ai nati dal 2017 le anti-meningococcica B, anti-meningococcica C e anti-pneumococcica e anti-rotavirus.

Il genitore può anche autocertificare l’avvenuta vaccinazione e presentare successivamente copia del libretto. Le vaccinazioni si potranno prenotare direttamente e gratuitamente anche in farmacia. Presso il ministero della Salute viene istituita l’Anagrafe nazionale vaccini, nella quale sono registrati tutti i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, le dosi e i tempi di somministrazione e gli eventuali effetti indesiderati.

IL DECRETO HA diviso il Paese, e anche il campo politico: scontri che si sono acuiti ieri dopo le aggressioni del popolo no-vax ai danni dei tre deputati Pd. Il premier Paolo Gentiloni ha twittato subito dopo l’approvazione: «Il varo definitivo della legge aumenterà il livello di protezione sanitaria delle famiglie italiane». Per la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, «abbiamo dato uno scudo, tipo da supereroi, ai nostri bambini. Così abbiamo messo in sicurezza tutti, anche i figli di chi non vuole vaccinare, perché anche loro hanno diritto a essere al sicuro e a poter girare in una comunità vaccinata».

I tre deputati Pd aggrediti dai militanti no-vax sono Elisa Mariano, Ludovico Vico e Salvatore Capone. «Hanno chiesto ai miei due colleghi se fossero deputati e come avessero votato sul decreto vaccini – racconta Mariano – Vico e Capone hanno capito che erano male intenzionati e non hanno risposto. A quel punto i manifestanti hanno cominciato ad insultare gridando “assassini” e ci hanno aggredito: e pensare che avevano stampata sulla maglietta la scritta “Libertà di scelta, rispetto delle opinioni”».

QUANTO È SUCCESSO «è follia pura», ha twittato il segretario del Pd Matteo Renzi, «noi andiamo avanti». Ma da parte di molti deputati Pd si punta il dito contro i Cinquestelle: il capogruppo Ettore Rosato parla di «metodi fascisti» e chiede «che dicono i colleghi M5S che oggi hanno votato contro?». Emanuele Fiano definisce «squadrista» l’aggressione no-vax e accusa l’M5S di «fomentare le illusioni antiscientifiche che hanno portato alla violenza di alcuni manifestanti». Per Marco Miccoli, «i mandanti morali sono tra i banchi dell’M5S».

I deputati M5S si difendono, ripudiando la violenza: «L’aggressione nei confronti dei deputati del Pd fuori da Montecitorio non è giustificabile in alcun modo e a loro va la solidarietà di un movimento che si è sempre, convintamente, dichiarato non violento. La contrarietà a un provvedimento è un conto, la violenza un altro».

CONDANNA DELL’AGGRESSIONE da parte della presidente della Camera, Laura Boldrini, che scrive in un tweet: «Inaccettabile aggressione a tre deputati davanti Montecitorio. Le opinioni diverse non possono mai giustificare #violenza».

Per Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega alla Camera, «dai video non c’è alcuna aggressione. Se Renzi e la Boldrini hanno a disposizione un filmato diverso da quello che abbiamo potuto visionare lo mostrino all’opinione pubblica. Quella che abbiamo potuto vedere dai video ci è sembrata una vibrante protesta, forse eccessiva nei toni, ma che non è in nessun modo sfociata nella violenza».