«Noi non siamo contro i vaccini, ma siamo per utilizzare lo strumento dell’obbligo in maniera intelligente, obbligando i cittadini laddove è necessario, sicuramente per il morbillo. A differenza di altre patologie, dove è sufficiente la raccomandazione, come fanno altri Paesi, ad esempio per l’esavalente». A spiegare l’ennesima presa di posizione del governo giallo verde a proposto dei vaccini è il ministro per la Salute Giulia Grillo. Attualmente la copertura per i morbillo passa attraverso il trivalente (con rosolio e parotite) o il tetravalente (che include anche la varicella), mentre l’esavalente, in genere somministrato entro il primo anno di vita, punta a proteggere da difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B. La necessità di una particolare attenzione verso il morbillo arriva anche dagli ultimi dati forniti dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), dai quali emerge che nei 12 mesi precedenti al 31 luglio 2018, sono stati 14.118 i casi di morbillo segnalati in Europa: la maggior parte dei quali indicati dalla Grecia (3.224), seguita dall’Italia con 2.873, dalla Francia (2.794) e dal Regno Unito (1.724).