Bandiere a mezz’asta oggi sugli edifici pubblici per ricordare le vittime del Covid. In base ai dati dell’Oms, fra i cinque paesi con il numero più alto di nuovi positivi segnalati negli ultimi sette giorni, l’Italia è al quarto posto con 155.076 casi settimanali e un aumento del 12%, dietro a Brasile (494.153 nuovi casi; aumento del 20%), Stati uniti (461.190 nuovi casi; aumento dell’8%) e Francia (161.159 nuovi casi; aumento del 12%). Alle spalle dell’Italia c’è l’India (148.249 nuovi casi; aumento del 30%). In attesa della decisione dell’Ema attesa per oggi, l’Oms sul caso Astrazeneca ha commentato: «I nostri esperti stanno ancora valutando gli ultimi dati ma ritengono che al momento i benefici superino i rischi e raccomandano di continuare le vaccinazioni. Il tromboembolismo venoso è la terza malattia cardiovascolare più comune a livello globale».

SONO STATI 23.059 i nuovi casi di Coronavirus ieri in Italia su 369.084 test, il tasso di positività è risalito al 6,2%. Le vittime sono state 431, per un totale da inizio pandemia di 103.432. Continua a crescere la pressione sugli ospedali: i ricoverati con sintomi sono 26.517 (più 419 rispetto a martedì); i pazienti in terapia intensiva sono 3.317 (più 61). In isolamento domiciliare 509.174 persone, 2.413 in più. La regione con il maggior numero di nuovi casi è stata la Lombardia (4.490) seguita da Campania (2.665), Piemonte (2.374), Veneto (2.191), Emilia Romagna (2.026).

Ospedali lombardi in affanno: 6.641 letti occupati nei reparti ordinari e 781 pazienti in terapia intensiva, con 81 nuovi ingressi. I decessi sono stati 79, con il totale da inizio pandemia che sale a 29.459. Anche in Campania nosocomi in sofferenza ma i numeri assoluti sono più bassi: i posti letto di terapia intensiva occupati sono 161; quelli di degenza 1.541. Sono stati 33 i deceduti ieri, 4.817 in totale. In Piemonte 315 pazienti in terapia intensiva, 3.281 negli altri reparti. Sette comuni in zona rossa da oggi fino al 28 marzo in Abruzzo (Montazzoli, Martinsicuro, Colonnella, Morro d’Oro, Nereto, Prezza e Pratola Peligna); tre in Calabria fino al 31 marzo (Bisignano, Cariati, Samo). Anche nella Sardegna bianca tre comuni in rosso: Sarroch, La Maddalena e Sindia.

IL MINISTRO DELLA SALUTE Roberto Speranza, in audizione ieri alla Camere, ha spiegato: «Da aprile a giugno ci aspettiamo l’arrivo di almeno 50 milioni di dosi, 7,3 milioni del monodose Johnson & Johnson. A fine maggio dovrebbe arrivare il via libera dall’Ema al quinto vaccino, Curevac». E sullo scudo penale per i medici che somministrano i sieri: «C’è la massima attenzione del governo, dobbiamo assumere questo tema e costruire una risposta anche di natura normativa». Il governo pensa di poter rimettere in campo Astrazeneca, per recuperare i giorni persi (200 mila somministrazioni saltate) si pensa a turni straordinari con somministrazioni anche di sabato e domenica nelle regioni dove non era già previsto. Infine sull’organizzazione Speranza ha aggiunto: «Stiamo lavorando a due interventi normativi per l’impegno di farmacie e infermieri nella campagna di vaccinazioni in modo da accelerare». Per far utilizzare le farmacie (19.600 distribuire sul territorio) ci vorrà l’affiancamento di un medico.

PER GLI INFERMIERI il governo sta lavorando a un allentamento del vincolo di esclusività nel rapporto di lavoro con il Servizio sanitario, come chiesto da mesi dalla Federazione nazionale e dai sindacati di categoria. Si tratta di un comparto di 270mila professionisti. Firmato ieri il protocollo d’intesa tra governo, regioni e province autonome e i rappresentanti degli Odontoiatri. Anche per loro, come per tutti gli altri professionisti sanitari, si tratta di un’adesione su base volontaria. Gli odontoiatri effettueranno le vaccinazioni nei centri vaccinali o presso i propri studi sotto la regia delle regioni. I dati saranno poi trasmessi all’anagrafe vaccinale.

Infine, firmato ieri a Pordenone anche il protocollo d’intesa tra regione Friuli Venezia Giulia, Confindustria locale e organizzazioni sindacali per la somministrazione dei vaccini nelle fabbriche, la prima intesa di questo tipo sottoscritta. A benedire l’accordo la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini.