Sciopero generale del pubblico impiego contro il Def. Lo ha dichiarato l’Unione Sindacale di Base per la quale il documento di economia e finanza blocca i contratti di pubblico impego per un altro quinquennio e non si stanzia le risorse per la stabilizzazione dei lavoratori precari. «Siamo di fronte ad un governo che, come quello Letta e quello Monti, si fa dettare la linea dall’Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea – spiega il Coordinamento Nazionale USB pubblico impiego – con la differenza che l’attuale premier assomiglia sempre più a un illusionista: dal cappello tira fuori 80 euro per chi ha redditi minimi e contemporaneamente, senza farsi vedere, Renzi taglia di fatto i salari ai lavoratori pubblici del 20%. Nei prossimi due anni aumenteranno le famiglie sotto la soglia di povertà, a fronte del silenzio complice delle altre organizzazioni sindacali». Lo sciopero sarà preceduto il 14 maggio da una giornata nazionale di lotta con iniziative regionali. Data e modalità saranno definite nelle prossime settimane