Il giudice John Roberts Jr. si è unito ai quattro giudici di sinistra che ancora siedono alla Corte Suprema, per bloccare temporaneamente una legge della Louisiana – che era stata già approvata da una corte minore – che avrebbe reso più difficile esercitare il diritto all’aborto.

La legge sarebbe entrata in vigore oggi, e avrebbe richiesto ai medici che eseguono le interruzioni di gravidanza di avere canali privilegiati con gli ospedali vicini e – alle cliniche che praticano aborti – di diventare mini-ospedali, rispettando le norme per la grandezza dei corridoi e delle attrezzature, spesso troppo costose e non necessarie per i centri in questione.

Una legge simile era già stata proposta dal Texas ed era stata già bocciata nel 2016. Lo stato della Louisiana ha ammesso che la proposta era identica alla legge texana, e di averla presentata perché il giudice Anthony Kennedy, la cui scelta era stata decisiva per aver assegnato il quinto voto contrario, si è ritirato lo scorso giugno, per essere sostituito dal giudice scelto da Trump, Brett Kavanaugh, fiero reazionario.

Kavanaugh ha ovviamente votato a favore della proposta restrittiva e ha scritto nella sua nota esplicativa che avrebbe lasciato che la legge entrasse in vigore come aveva già stabilito la corte d’appello minore. Il voto di Kavanaugh è un segnale della sua propensione verso leggi statali più rigide e limitanti, implementate senza senza rovesciare a titolo definitivo la sentenza Roe v. Wade che dal 1973 sancisce il diritto all’aborto a livello federale.

La Corte Suprema al momento ha accettato di concedere una pausa al contenzioso, ma potrebbe comunque rifiutarsi di ascoltare il caso lasciando in essere la decisione della corte minore: se facesse ciò significherebbe un tacito riconoscimento del fatto che la maggioranza dei giudici non supporta più la decisione presa per il Texas nel 2016, e costituirebbe un invito ad esplorare leggi statali contro l’aborto, con il fine di togliere potere a Roe v. Wade, senza cancellarla.

Il tribunale, naturalmente, potrebbe anche accettare il caso della Louisiana, riaprire il dibattito sull’aborto e valutare la possibilità di invertire la sentenza del ‘73, ma una mossa di questo genere attirerebbe contestazioni legali e popolari, mentre depotenziare la legge, applicando restrizioni su restrizioni, è una via più subdola e più percorribile.

Al momento questo voto è andato a sostegno della libertà di autodeterminazione delle donne, ed era anche un test per la nuova Corte Suprema dove siedono ben due giudici scelti da Trump.

Il giudice John Robert jr, nominato da Bush figlio, è sempre stato considerato vicino alla filosofia giudiziaria conservatrice, ma ha più volte dimostrato la volontà di lavorare con il blocco liberal della Corte Suprema, potrebbe diventare ora il nuovo ago della bilancia.