Il giorno dopo la deposizione del massimo diplomatico Usa in Ucraina Bill Taylor che, smentendo colleghi e presidente, ha dichiarato che c’è stato un quid pro quo fra Trump e il presidente ucraino, con una mossa a sorpresa un gruppo di repubblicani della Camera ha preso d’assalto la super monitorata aula d’audizione per il procedimento di impeachment in modo da interromperla.

L’aula dove i democratici erano riuniti, la Scif, Sensitive Compartmented Information Facility, è un luogo monitorato dove non si può filmare o usare dispositivi elettronici personali e dove i repubblicani sono entrati smartphone alla mano. Ciò che lamenta il Gop è di non essere ammesso alle audizioni.

“Un intero gruppo di membri Repubblicani del Congresso, debitamente eletti, vuole sapere ciò che sta succedendo nelle udienze a porte chiuse, perché siamo stati eletti al Congresso e non sappiamo nemmeno cosa sta succedendo ” ha dichiarato Debbie Lesko, deputata repubblicana dell’Arizona.

Lesko da parte del Comitato giudiziario della Camera, uno dei sei comitati originariamente incaricati di condurre l’indagine per l’impeachment, ma la speaker Nancy Pelosi ha ristretto l’accesso alle audizioni all’intelligence, alla Commissione affari esteri e a quella per la sorveglianza, inoltre il procedimento è al momento chiuso al pubblico e alla stampa.

Questa irruzione ha un impatto sia sulla sicurezza nazionale che sui nulla osta di sicurezza di tutti i repubblicani che hanno deciso di occupare la Scif, per di più armati di telefonino e dopo aver tenuto una conferenza stampa lampo all’ingresso dell’aula.

“Questo è ciò che succede quando i membri eletti sono più interessati a fare notizia che a proteggere la nostra sicurezza nazionale – ha scritto su Twitter la democratica Ilhan Omar  – FYI (per vostra informazione) a tutti coloro che sono preoccupati per il mio nulla osta di sicurezza, almeno io non porto i miei telefoni cellulari nella Scif e so seguire un protocollo”.