Si moltiplicano i casi di uova contaminate da Fipronil in Italia, e non solo da prodotti di importazione: le ultime analisi condotte dai Nas hanno riscontrato l’insetticida fuori legge anche in allevamenti del nostro Paese. Due nuovi casi sono emersi ieri in Campania, dopo quelli nelle Marche, mentre due giorni fa il prodotto tossico è stato trovato in una omelette surgelata distribuita in supermercato in Lombardia.

Lo scandalo è partito dall’Olanda ma si è poi allargato all’Italia con i primi due campioni positivi trovati nelle Marche e nel Lazio, ai quali si è poi aggiunto il surgelato in Lombardia. Appena dieci giorni fa i Nas avevano sequestrato un preparato a base di uovo importato dalla Francia e arrivato in un’azienda dell’Emilia Romagna dove era stato fermato prima di essere distribuito sul mercato. Ieri i campioni positivi sono stati trovati a Benevento e a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, in due centri di imballaggio annessi ad allevamenti di ovaiole.

I due campioni campani contengono rispettivamente 0,100 e 0,017 mg/kg. Il limite di determinazione per il Fipronil è 0,005 mg/kg, mentre il valore di tossicità acuta è 0,720 mg/kg. Ma ieri è stata anche bloccata la commercializzazione delle uova di un allevamento di Ostra Vetere (Ancona) risultato positivo all’insetticida, dove sono in corso ulteriori campionamenti da parte dei Servizi veterinari dell’Asur, all’indomani della notizia di uno di due campioni trovati «positivi» ai controlli in un centro di imballaggio di uova nelle Marche. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo ha rilevato nelle uova di Ostra Vetere una quantità di Fipronil pari a 0,056 mg/kg, ben al di sotto del limite di tossicità acuta per l’uomo (0,72 mg/kg). La normativa vigente, però, fissa la tolleranza nei confronti del Fipronil negli alimenti pari a zero.

La sostanza tossica, insomma, sarebbe stata usata direttamente anche negli allevamenti italiani. L’emergenza potrebbe presto essere affrontata in Parlamento. Sul caso delle uova contaminate, i deputati Paolo Russo di Forza Italia e Colomba Mongiello del Pd chiedono che «le commissioni Affari sociali e Agricoltura della Camera convochino in seduta congiunta l’audizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin».

«Le notizie sui prodotti contaminati da uova al Fipronil sequestrati in numerose regioni d’Italia impongono – sottolineano i due parlamentari – la necessità di conoscerne la natura e soprattutto di avere il quadro dell’esatta portata dell’emergenza e le attività che il ministero ha predisposto per scongiurare pericoli per la salute dei consumatori». «Occorrerà mettere mano – concludono Russo e Mongiello – a un quadro normativo che renda più chiare le etichette dei prodotti che contengono uova e più evidenti le informazioni sulla loro provenienza».

«Per noi è cambiato tutto – spiega il dirigente di Prevenzione veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Marche Paolo Pierucci – Fino a ieri si pensava che il Fipronil fosse arrivato in Italia solo con uova di importazione o lavorati fatti con uova provenienti dall’estero, mentre per la prima volta abbiamo trovato l’insetticida in un allevamento italiano». Si deve «cambiare passo, ampliare tutti i controlli, lavorando a rete: Regioni, ministero della Salute, Nas, tutti i servizi di igiene e prevenzione».