[caption id="attachment_494665" align="alignnone" width="805"] Alighiero Boetti, "Dall’oggi al domani", 1989, ricamo su tessuto[/caption] Il 16 marzo 1978, giorno drammatico del rapimento Moro, uno strano corteo si mosse per una Roma deserta e militarizzata. Era partito da via Gregoriana, dove Luciano Fabro era andato a prelevare da un collezionista una sua scultura: Io (L’uovo), un bronzo concavo all’interno, realizzato sulle misure dell’artista in posizione fetale. Imbracciando quel suo alter ego di bronzo, Fabro era sceso lungo via Veneto per andare a deporre la sua opera nelle acque della Fontana delle Api di Bernini in piazza Barberini. Non era solo, perché...
Alias Domenica
Uno strano corteo si mosse per Roma
Laura Cherubini, "Controcorrente. I grandi solitari dell’arte italiana", Christian Marinotti edizioni. Boetti, De Dominicis, Fabro, Mauri, Pisani, Marisa Merz nelle memorie «aperte» di una fiancheggiatrice che mette al centro le opere