Dal palcoscenico di Broadway, dove ha debuttato dopo aver studiato recitazione alla Northwestern University e poi a New York con Lee Strasberg, in una carriera di oltre cento film, Karen Black si è mossa con abbandono tra dramma e commedia, la nuova Hollywood e Hitchcock, l’horror e il melodramma, Fiztgerald, Philip Roth, Nathaniel West e il catastrofico.

L’attrice di Cinque pezzi facili, Nashville e Complotto di famiglia è morta martedì a Los Angeles, all’età di settantaquattro anni. Lo ha annunciato suo marito, Stephen Eckelberry, su Facebook. Diagnosticata e operata per un cancro al pancreas nel 2010, Black aveva reso nota la sua malattia il marzo scorso e aveva indetto una campagna online di raccolta fondi per un trattamento di cura sperimentale cui sottoporsi in Europa. Bellezza strana, allo stesso tempo voluttuosa e piena di spigoli, il cui sguardo vagamente strabico contribuiva un’involontaria pericolosità ai personaggi, Black venne scoperta in un teatro newyorkese da Francis Coppola che nel 1967 la scritturò nel suo primo film, Buttati, Bernardo! L’anno successivo si fece notare nel ruolo piccolo ma appariscente della prostituta che si fa un acido con Peter Fonda e Dennis Hopper, in Easy Rider. Grazie a quella mitica, drogatissima, apparizione notturna nel cimitero, Black ottenne una delle parti per cui la si ricorda di più, quella della cameriera ingenua, sedotta da Jack Nicholson in Cinque pezzi facili di Bob Rafaelson. «Mi piace Rayette. Non è stupida, solo che non le interessa molto pensare. Non è che dovessi conoscere qualcuno come lei per interpretarla. In un certo senso sono come lei. Rayette apprezza le cose per come le vede. Non deve aggiungere loro significato» aveva detto l’attrice parlando di quel personaggio.

Sempre Nicholson l’ha voluta per il suo debutto alla regia, Yellow 33, in cui interpreta la moglie di un professore universitario che ha una relazione con uno studente campione sportivo. Fidanzata sessualmente aggressiva nell’adattamento di Il lamento di Portney, di Philip Roth, in quello del Grande Gatsby con Robert Redford era invece la patetica amante di Tom Buchanan/Bruce Dern, Myrtle Wilson. In Nahsville, di Robert Altman, era la cantante carrierista, «arrivata» e presuntuosa che sostituisce all’ultimo momento Barbara Jean. Per incoraggiare l’antipatia nei confronti del suo personaggio, durante le riprese, Altman la fece alloggiare in un albergo molto migliore del resto del cast. Hostess coraggiosa in Airport 1975 era una rapitrice nell’ultimo film di Hitchock, Complotto di famiglia. È del 1975 uno dei suoi ruoli cult (in particolare per l’episodio con il cattivissimo idoletto azteco), nel film tv Trilogia del terrore di Dan Curtis. Ed è di nuovo con Altman uno dei suoi ruoli più belli e complicati, quello del transessuale in Jimmy Dean, Jimmy Dean. Sposata a divorziata tra volte prima di incontrare Eckelberry, Karen Black aveva tre figli. Era nata a Park Ridge in Illinois, il primo luglio 1939.