Il Pd cede alle pressioni dei centristi e fa marcia indietro sulle unioni civili. «Accetterò qualche modifica all’art.1 e 3» dove «invece che citare gli articoli del codice civile» che fanno riferimento al matrimonio «si avrà un elenco di diritti», afferma la senatrice Monica Cirinnà, relatrice del ddl al varo della commissione Giustizia. I numeri in Senato sono troppo stretti, così mercoledì prossimo la commissione analizzerà le modifiche imposte dal centrodestra. Il Ncd però non si ritiene ancora soddisfatto e parla di «tentativi gattopardeschi», annunciando che la «battaglia riprenderà». Il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto aupsica invece la creazione di un istituto distinto dal matrimonio ma con la «garanzia dell’omogeneità di trattamento tra coppie omosessuali e coniugate», come «ci dice la Corte Costituzionale».