Archiviata la debacle di domenica, la Csu inizia a costruire la nuova “Coalizione Bavarese” obbligata dal risultato del voto. Con il leader cristiano-sociale Horst Seehofer che non solo non pensa alle dimissioni ma si ostina a voler condurre il tavolo delle trattative con i Freie Wähler (Fw): i “liberi elettori” conservatori, radicati in campagna, che hanno conquistato l’11,6% dei voti e con cui la Csu dovrà scendere a patti per formare il nuovo governo.

Una trattativa politicamente costosa: Il segretario dei Fw, Hubert Aiwanger, pretende la guida di tre ministeri “pesanti” o in alternativa il controllo di cinque dicasteri minori. È il prezzo da pagare per il magro risultato delle urne che impone al premier Markus Söder l’inedita Koalition. «Parlerò con tutti a eccezione di Afd» assicura il governatore, mentre ammette che l’esito elettorale «è doloroso perché non si tratta di un giorno facile, anche se la Csu resta il primo partito della Baviera».