Il ministro della difesa ungherese Istvan Simicsko ha inaugurato ieri l’ultima delle quattro piccole basi militari, installate lungo il confine sud dell’Ungheria per permettere all’esercito di contribuire al lavoro della polizia nel controllo della frontiera e del fermo dei migranti, provenienti dalla Serbia. I centri, costruiti con container, accolgono 150 militari ciascuno, e sono stati costruiti con l’aiuto di militari austriaci.

Ogni base conterrà anche 90 container per migranti in attesa dell’iter pe rla procedura di asilo. «Condividiamo con l’Austria l’interesse di difendere meglio le frontiere e i cittadini del nostro paese», ha detto il ministro.

Attualmente circa 3.000 militari stanno aiutando la guardia di frontiera della polizia, per arrestare i migranti che riescono ad attraversare la recinzione metallica installata lungo tutto il confine con la Serbia.

Lo scorso 7 marzo il parlamento ungherese aveva approvato un provvedimento (138 voti a favore, sei contrari e 22 astenuti) in base al quale tutti i richiedenti di asilo entrati in Ungheria saranno ospitati all’interno di «centri abilitati in zone di transito» al confine con la Serbia e la Croazia sino alla decisione definitiva sulle loro domande.