Lasciamo perdere il pezzo unico e sagomato in pelle, quindi soffocante perché non traspirante, che Louis Vuitton ha realizzato in esclusiva per la modella Jessica Hart. Lasciamo pure perdere le vezzose mascherine in seta firmate Fendi, e con tanto di logo in vista, che da tempo sono vendute sui mercati asiatici per la modica cifra di 190 euro l’una. Stendiamo un velo pietoso anche su quelle tricolore indossate dagli ammassatissimi sostenitori della destra durante le recenti parate del 2 giugno e che sanno solo loro a cosa siano servite visto che era tutto un togli e metti, alza e abbassa per farsi selfie ravvicinati con i conducator di popolo.

Messe da parte tutte queste trovate, si profila una calda stagione in cui la nuova tendenza moda potrebbe trasformarci tutti in s-facciati, ovvero esseri con il viso rigorosamente coperto dal naso in giù da più o meno vezzose mascherine, dal naso in su da scuri occhiali da sole. Se poi ci aggiungete un cappello, avremo una sfilata di gente irriconoscibile.

C’è chi si sta già preparando ad abbinamenti estrosi in nuance di colori e stili, come quella signora che ho visto entrare in un supermercato con mascherina disseminata di volant di pizzo sangallo in pendant con la gonna. Sospetto che abbia estratto il completo dal baule di carnevale perché aveva pure degli stivaletti da rodeo texano. C’è poi chi, per alleggerire e rendere l’insieme più pop o da spiaggia, sotto nere lenti da sole si è messo una roba fucsia a disegnini tipo cravatta o mutanda da bimbo perfettamente abbinata con infradito e bermuda, mentre le refrattarie ai colori hanno già predisposto una serie di musette e occhiali scuri scurissimi, cosicché uscite di casa si faticherà a non confonderle con signore cadute in profonde gramaglie.

Così acconciati veleggeremo molto sudati e ansimanti per afose vie di città, poveri esseri con gambe e braccia di fuori e il volto coperto da protesi, nascosti a noi stessi e agli altri, novelli bandidos stile «O la faccia o la vita».