Mi sono iscritto a Sinistra Italiana in contrasto alla mia attuale tendenza a dimettermi da tutto. Sinistra Italiana perché, già nella sua formulazione, non vuole essere un partito ma una corrente politico-culturale di ricostruzione di una vera sinistra, fondata sui contrasti della nostra società.

Contrasti che si sono dissolti nell’attuale, singolare e straordinaria rivincita del capitalismo. Un capitalismo mai così in crisi come oggi ma ancora dominante e non possiamo dimenticare che il comando di un soggetto in crisi è molto più grave è pericoloso di un soggetto in sviluppo. Una situazione assai diversa, assai peggiore oggi di quando negli anni passati il capitalismo cresceva. In questa situazione la classe operaia non ha più la forza di una volta. Oggi il lavoro umano ha perduto di peso per due ragioni. Primo: la globalizzazione che assicura un lavoro a basso prezzo in tutti i paesi poco sviluppati. Secondo: il progresso tecnico che riduce la domanda di lavoro umano. I robot riducono enormemente il valore e l’importanza del lavoro umano e con questo il loro potere.

In questa situazione grandi speranze vengono dalla nascita di Sinistra Italiana. Siamo a un totale disfacimento dei partiti non solo di sinistra ma anche di destra e all’emergenza di un populismo che fa agitazione ma fondamentalmente di destra. Una agitazione che fa riemergere la necessità di un potere forte da parte dei capitalisti. La novità di questo tempo è il convincimento, prevalente, della ricostruzione del meccanismo capitalistico per uscire dalla attuale crisi. Una volta si pensava di uscire dalla crisi uscendo dal capitalismo e superandolo. Oggi invece prevale l’idea che tutti dobbiamo impegnarci a lavorare per ricostruire il capitalismo, per ridare al profitto il ruolo che aveva avuto nei tempi passati. A questo punto Sinistra Italiana sembra la strada principale per uscire da questa tremenda restaurazione dei valori dello sfruttamento capitalistico.

Sinistra. Perché bisogna lavorare alla nuova alleanza di tutti coloro che nell’attuale situazione sono non solo sfruttati ma anche privati dei diritti che ogni uomo dovrebbe avere già alla nascita. Abbiamo detto sinistra e aggiungiamo italiana perché siamo in questo paese che si chiama Italia e dobbiamo ricostruire le forze antagoniste all’attuale capitalismo e diciamo ancora sinistra italiana perché di fronte alla globalizzazione che ci ha denazionalizzato e impoverito bisogna ricostituire anche le caratteristiche nazionali che la crescita capitalistica ha indebolito.