«Io scrivo poco, e con grande attenzione. Perché voglio essere certo che quanto scrivo oggi avrà un senso e una necessità anche tra dieci, venti anni». Così ha detto, in varie occasioni, Gianmaria Testa. Senso della responsabilità. Umiltà, nel senso originario della parola: «vicino alla terra». Schiena dritta in ogni situazione. E la certezza che «in questo paese non ci salverà nessun uomo della provvidenza. Per questo meditatamente dico che ognuno deve far bene il suo lavoro, se riesce ad averlo. Anche le canzoni. Bisogna avere coscienza del lavoro ben fatto».

Al di là di ogni retorica che va a imbalsamare anche i migliori propositi la lezione di Gianmaria Testa è oggi più vera e viva che mai. Riascolti Da questa parte del mare, mentre monta la canea razzista ammantata di apparente ragionevolezza, in un’Europa che perde tre milioni di abitanti ogni anno e si chiude ai migranti, e scopri che le tessere implacabili, levigate, perfette che erano le parole delle canzoni di Gianmaria Testa sono oggi più necessarie che mai. Erano il frutto finale dei pensieri di un uomo che riusciva, come si disse tanto tempo fa di un comandante argentino, a essere «duro, senza perdere la tenerezza».

Le canzoni di Gianmaria erano tenace pasta poetica cucita su musiche inspiegabilmente belle nella loro asciugata semplicità, come ha ben detto Pietro Leveratto, bassista jazz che con lui ha lavorato. Il 22 settembre del 2016 alla Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma il mondo della canzone, del jazz del teatro ha salutato Gianmaria Testa, scomparso il 30 marzo dello stesso anno: con molte risate, qualche lacrima necessaria, e neppure un Euro di cachet. Oltre tre ore di testimonianze con, tra gli altri, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Nada, Enrico Rava, Giuseppe Cederna, Lella Costa, Paolo Rossi, Riccardo Tesi, Mario Brunello, Rita Marcotulli, Maurizio Geri.

E Fausto Mesolella, indimenticabile chitarrista compositore degli Avion Travel che a Testa aveva donato un testo toccante in napoletano, e che se n’è andato a raggiungere Gianmaria esattamente il 30 marzo dell’anno successivo, perché il destino ha l’occhio attento. Tutto questo è ora Dalla parte di Gianmaria, un DVD pubblicato da Produzioni Fuorivia. Tutti i proventi della vendita andranno alle attività del gruppo Abele di Don Ciotti, grande amico di Gianmaria Testa: una ragione in più per ricordarlo.