Odio odio odio gli Oscar. Per prima cosa, mi piace Parasite. È un film meraviglioso, fantastico, un capolavoro. Si merita tutto. Ma quando, domenica sera, ha vinto quattro Oscar, non ha vinto veramente il premio. Voglio dire che l’academy non ha dato un premio al film di Bong joon-ho ma è Parasite che ha dato un premio agli Oscar. I parassiti non sono i film ma le statuette che provano a promuovere se stesse con la gloria riflessa dei schermi che proiettano i grandi film. In altre parole, Parasite non aveva tanto bisogno degli Oscar quanto gli Oscar avevano bisogno di Parasite.
Mi piace il cinema. Veramente. Mi piacciono anche il gelato e la pasta, pizza, carne, pesce, verdura. La frutta. La cioccolata! Oh come mi piace la cioccolata. Ma se mi chiedessero qual è stata la cena o pranzo o merenda migliore del 2019, non saprei cosa rispondere. O i dieci cibi migliori che ho mangiato ogni anno negli ultimi dieci anni – non ne avrei la piu’ pallida idea. So che esistono cibi di qualità differenti ma non voglio mangiare sempre bene. Ogni tanto mi va di mangiare una schifezza che è comunque buona. E l’idea di premiare un film all’anno è ridicola. Come ha detto George C. Scott (l’unico attore che ha rifiutato l’Oscar per un motivo ridicolo) è «una parata di carne». Come si può confrontare tutta questa diversità, tutta questa gamma di sensazioni e scegliere un solo vincitore? Non ha senso. Come si dice in inglese è inutile confrontare le mele e le pere.
Ma tutti mi dicono: John stai zitto idiota! È così che la gente parla del cinema! È divertente. Il modo in cui si parla di una cosa, detta le cose che si dicono. Su Twitter abbiamo parlato per sei mesi dei miglior film del decennio. Questa conversazione è diventata un elenco. Arriva la stagione degli award e tutti ne parlano, da settembre in poi. E i grandi attori sprecano tempo e energia con le loro campagne pubblicitarie. Brad Pitt e Joaquin Phoenix sono lodati più per i loro discorsi di ringraziamento che per la loro recitazione. E le donne per i loro abiti mentre dichiarano i loro principi femministi. E poi non è uno spettacolo che il pubblico gradisce. Hanno perso audience anno dopo anno. È noioso. L’arte non dev’essere sempre una gara. La logica del mercato non deve incidere. Basta. Sarebbe bellissimo per una volta avere una mostra a Venezia o un festival a Cannes senza giuria, senza palme o leoni! E fare invece solo, solo cinema! Ed eliminare, anche solo per un po’ i parassiti.